A CURA DI CLAUDIO DI PALMA E VESUVIOTEATRO
CONCERTO DEI MUSICA DA RIPOSTIGLIO
CON LUCA PIROZZI (VOCE, CHITARRA E BANJO), LUCA GIACOMELLI (VOCE E CHITARRA), RAFFAELE TONINELLI (VOCE E CONTRABBASSO), EMANUELE PELLEGRINI (VOCE E PERCUSSIONI)
TEATRO NUOVO
25 GIUGNO 2023 ORE 20.00
Il desiderio espresso dal titolo fa riferimento al capoverso di una vecchia canzone degli anni ’80. Il testo restante specificava che il tuffatore si aggiusta e si prepara di bellezza non comune e che ci si tuffa Per rinascere, ogni volta, dall’acqua all’aria. Il richiamo ad una certa rarità di bellezza, insieme al presentimento di rigenerazione e condanna che emerge dall’altro passaggio, restituiscono il fascino e la complessità d’ogni gesto di sport. Un brivido vitale, sorprendente e magnetico che in forma simbolica i suoni spericolati dei Musica da ripostiglio ripropongono nella costruzione di questo medley ispirato alle canzoni di sport. I loro strumenti ed il loro swing attivano il gioco brillante e turbolento delle imprese sportive narrate nel tempo da cantautori e compositori. Essi stessi partecipano all’evocativo cerimoniale di festa con pezzi originali e dichiarando convintamente che l’atleta e come il musicista: talento e tecnica, istinto e dedizione.
SPORTOPERA 2023
Chi si applica alla scienza deve anche esercitare i movimenti del corpo facendo ginnastica, e così chi alleva il corpo deve farvi corrispondere i movimenti dell’anima, giovandosi della musica e della filosofia. Platone
Platone certifica l’esistenza di una complementarità fra filosofia e atletismo. La conferma probabilmente in base alla sua esperienza non tanto di pensatore quanto di lottatore, pare fosse cultore ed interprete del pancrazio. Elegge in questo modo l’agón, cioè il confronto, la disputa, a misura identificativa sia della lotta che del dialogo, ovvero dello strumento ideale della conoscenza filosofica. Così, proprio il dialogo, diventa la cifra espressiva comune alle tracce drammaturgiche di Sportopera23. Una provetta tennista, Coppi, Bartali, il nuotatore Eraclito, un allenatore spretato, si fanno interpreti singolari ed emblematici dello gnōthi seautón (conosci te stesso) e del medèn àgan (niente di troppo) ovvero dell’obiettivo e del limite riguardanti al tempo stesso l’esercizio del pensiero come quello dello sport. Già, lo sport, quel controverso miscuglio di passioni e pulsioni al quale (credendo a Porfirio “Nudi e senza tuniche entriamo nello stadio, nei giochi olimpici dell’anima”) molti filosofi hanno dedicato inesausta partecipazione emotiva e spregiudicata esplorazione fisica.
Claudio Di Palma