Femminile sotterraneo (Arianna o il labirinto – Palinodia per Elena – Antigone, nozze di morte)
da un’idea di Luca De Fusco
durata: 1h | Paese: Italia | Lingue: italiano
Tunnel Borbonico – 01-02-03-04-05-06/07/2011, 20:00 – 08-09-10-11-12-13/07/2011, 20:00
testi di Monica Centanni e Daniela Sacco da Omero, Eschilo, Sofocle, Gorgia, Pausania, Friedrich Nietzsche, Hugo von Hofmannsthal, Ezra Pound, Maria Zambrano, Cesare Pavese, Friedrich Dürrenmatt
elaborazione drammaturgica Daniela Sacco
regia Bruno Garofalo
produzione Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con Teatro Stabile di Napoli
Il tunnel borbonico è un’imponente galleria che si snoda nelle profondità di Monte Echia. È questo il luogo in cui si svolge lo spettacolo Variazioni sul mito. Spazio misterioso e suggestivo, saturo di storia e pregno di echi leggendari, coinvolge e travolge il pubblico che, nel momento stesso in cui vi accede, cambia status, diventando protagonista dell’azione scenica. A fargli da guida tra angusti cunicoli e ampie volte di tufo è Giovanna Di Rauso che, di volta in volta, dà corpo e voce ad Antigone, Elena e Arianna. Un monologo per sera, a formare una trilogia per tre aspetti del femminile che, scrive la drammaturga Daniela Sacco, «sono tanto diversi quanto legati da una comune appartenenza a una dimensione sotterranea, segreta e oscura che ne legittima la collocazione nelle profondità della terra».
Il mito, che per il suo carattere multiforme si presta a una continua rielaborazione, viene riproposto attraverso la contaminazione tra testi degli autori più vari: da Omero e Sofocle a Friedrich Dürrenmatt, passando per Nietzsche, Hofmannsthal e Cesare Pavese. Si realizza così un cortocircuito tra passato e presente capace di parlare ai contemporanei.
Tre donne del mito, dunque, per dar voce alle mille sfaccettature della femminilità, tre donne che si raccontano al pubblico invitandolo a compiere un iter ad Inferos, un viaggio sotterraneo nei meandri nascosti della città e della psiche, nei cui recessi oggi le figure del mito sono state ricacciate e hanno trovato inquieta dimora. E non potevano essere che tre eroine, archetipi dell’eterno femminino, a condurre il gioco: Arianna, sorella incestuosa del Minotauro, donna abbandonata dall’eroe, signora del Labirinto e dea sposa di Dioniso; Elena la bellissima, colpevole e innocente, donna della guerra e oggetto della contesa, il cui nome rifrange tutta l’ambiguità della sua figura; Antigone straniera alle leggi della polis, coraggiosa ribelle, eroina degli Inferi e ostinata sposa di Ade.