CON ENZO BARONE, GIULIA CONTE, SELVAGGIA COTRONEO, GABRIELE D’ACQUINO, ROSARIO D’ANGELO, SALVATORE ESPOSITO, ANNAMARIA FERRENTINO, CLAUDIA LIMATOLA, MELANIA PELLINO, ANNITA VIGILANTE
E CON BRUNELLO DE FEO, FORTUNA MONTARIELLO, MASSIMO NOTA, CARLO PAOLETTI, MARIELLA PANDOLFI, GIUSI PALMISANI, ROSA PELLICCIA, MICHELE ROMEO DI TUOSTO, CRISTINA SICA, ANTONIO TOMBERLI, STEFANIA VALLI
E CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI BEATRICE LIBONATI
REGIA E DRAMMATURGIA GIUSEPPE SOLLAZZO
MOVIMENTI COREOGRAFICI BEATRICE LIBONATI
COLLABORAZIONE ARTISTICA GABRIELLA STAZIO
ELEMENTI SCENICI MASSIMO NOTA
COSTUMI MADDALENA MARCIANO
DISEGNO LUCI LUIGI DELLA MONICA
DIREZIONE TECNICA VITTORIO BARRESI
DIRETTORE DI SCENA SALVATORE LONZ
ASSISTENTE AI COSTUMI DIANA MAGRI
TECNICO SUONO GIUSEPPE CALIENDO
FOTO DI SCENA TIZIANA MASTROPASQUA
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE JULES RENARD

CAPODIMONTE – PRATERIE DELLA CAPRAIA (PORTA MIANO)
18, 19 GIUGNO
ORE21.00 DURATA 1H DEBUTTO

Difficile fissare su carta l’arte di Pina Bausch. Il suo teatro non è prosa, non è balletto, né pantomima né lirica. La sua magia consiste nel toccare i colori del mondo e trasformarli in movimenti. La messinscena oscilla tra echi autobiografici e memoria documentaria. Da una parte le suggestioni ispirate all’immaginario della coreografa tedesca, ai frammenti della sua vita, ai rapporti con i danzatori; e dall’altra il racconto della distanza che ci separa dall’era felice. «Una sera, a Parigi – dice il regista Giuseppe Sollazzo –, Daphnis Kokkinos, mi ha raccontato che Pina amava restare a cena con i suoi danzatori, a chiacchierare, bere e fumare. Una volta Pina gli chiese: ma tu perché  non bevi? Pina non posso, dopo il primo bicchiere mi gira la testa. E allora prova con due, fu la risposta. Ecco, noi, nonostante i capogiri, abbiamo provato con due».

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