REGIA E COREOGRAFIA ALI CHAHROUR
PERFORMER ABBAS AL MAWLA, LEILA CHAHROUR, ALI CHAHROUR, ALI HOUT, ABED KOBEISSY, HALA OMRAN
MUSICHE TWO OR THE DRAGON (ALI HOUT & ABED KOBEISSY)
SCENOGRAFIA GUILLAUME TESSON, ALI CHAHROUR
LIGHT DESIGN E DIREZIONE TECNICA GUILLAUME TESSON
SOUND DESIGN WOODY NAUFAL
FOTO MYRIAM BOULOS
LETTERING KHAJAG APELIAN
LAYOUT CHADI AOUN
COPYWRITING ISABELLE AOUN
ASSISTENTE ALLA REGIA CHADI AOUN
PRODUZIONE ALI CHAHROUR, CHADI AOUN
ASSISTENTE DI PRODUZIONE CHRISTEL SALEM
COPRODUZIONE STUDIO ZOUKAK, THE ARAB ARTS FOCUS WITH THE SUPPORT OF STIFTELSEN, STUDIO EMAD EDDIN & FORD FOUNDATION, FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO FESTIVAL, SAADALLAH & LUBNA KHALIL FOUNDATION, KUNSTFEST WEIMAR, ZURICH THEATER SPEKTAKEL, MAHMOUD DARWISH CHAIR/BOZAR
CON IL SUPPORTO DI ARAB FUND FOR ARTS AND CULTURE – AFAC, FRENCH INSTITUTE BEIRUT, BARZAKH BEIT EL LAFFE MEZYAN, T-MARBOUTA TAWLET, KED, EID PRESS
TEATRO POLITEAMA
10 LUGLIO ORE 21.00
DURATA 1H+30 MIN
DEBUTTO EUROPEO
SPETTACOLO IN LINGUA ARABA CON SOVRATITOLI IN ITALIANO
«Told by my mother è uno spettacolo di danza costruito a partire da storie intime e sentite – racconta Ali Chahrour. Storie di madri iconiche e delle loro famiglie, alcune disperse, o scomparse. Raccontiamo le loro storie perché la memoria sopravviva. Altre rimangono e vivono per raccontare. Le loro voci salgono sul palco, cantando e raccontando ciò che è stato, per salvare ciò che è rimasto.
Danzano per sopravvivere a ciò che resta».
Questo spettacolo parla di intime difficoltà familiari e tragedie affrontate dalle madri: corpi, voci e piccole battaglie nascoste all’interno delle abitazioni di Beirut e dei suoi sobborghi. Lo spettacolo unisce Laila Chahrour, la madre di Abbas, che ha deciso a 18 anni di unirsi alle fila dei combattenti, insieme con Ali Chahrour, coreografo, ballerino e parente di Laila. Chahrour condivide la storia e il viaggio di sua zia Fatima (anch’essa cugina di Laila), partita per ritrovare suo figlio Hassan, scomparso in Siria dal 2013.
Insieme a Chahrour, lo spettacolo vede in scena l’attrice siriana Hala Omran che presta la sua voce alla storia, ed è accompagnata dai musicisti Ali Hout e Abed Kobeissy che suoneranno le canzoni cantate da quelle stesse famiglie in occasioni di dolore e di gioia; un patrimonio culturale di canzoni popolari arabe.