ideazione e regia Dimitris Papaioannou
con Pavlina Andriopoulou, Costas Chrysafidis, Ektor Liatsos, Ioannis Michos, Evangelia Randou, Kalliopi Simou, Drossos Skotis, Christos Strinopoulos, Yorgos Tsiantoulas, Alex Vangelis
set designer e collaborazione alla direzione artistica Tina Tzoka
collaborazione artistica per costumi Aggelos Mendis
collaborazione al disegno luci Evina Vassilakopoulou
corraborazione artistica per il suono Giwrgos Poulios
installazione disegno audio Kostas Michopoulos
musiche Johann Strauss II, An der schönen blauen Donau, Op. 314
adattamento musicale Stephanos Droussiotis
disegno sculture Nectarios Dionysatos
costumi e pittura oggetti di scena Maria Ilia
produttore creativo-escecutivo e assistente alla regia Tina Papanikolaou
assistente alla regia Stephanos Droussiotis
direttore prove Pavlina Andriopoulou
direttore tecnico Manolis Vitsaxakis
direttore di scena Dinos Nikolaou
assistente ingegnere del suono Nikos Kollias
assistente scenografo- pittore scene Mary Antοnopoulou
assistente scultore Maria Papaioannou + Konstantinos Kotsis
assistente alla produzione Tzela Christopoulou
tour manager e relazioni internazionali Julian Mommert
assistente produttore esecutivo Kali Kavvatha
produzione Onassis Cultural Centre – Athens (Greece)
in coproduzione con CULTURESCAPES Greece 2017 (Switzerland), Dansens Hus Sweden (Sweden), EdM Productions, Festival d’Avignon (France), Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia (Italy), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (Luxembourg), National Performing Arts Center-National Theater & Concert HallNPAC-NTCH (Taiwan), Seoul Performing Arts FestivalSPAF (Korea), Théâtre de la Ville – Paris / La Villette – Paris (France)
produttore esecutivo 2WORKS
con il supporto di ALPHA BANK
sponsor AEGEAN Airlines
Teatro Politeama
23, 24 giugno 2017
ore 19.00
durata 1h e 40min
Uno dei nomi più rappresentativi della scena internazionale, pioniere della danza contemporanea, il greco Dimitris Papaioannou presenta per la X edizione del NTFI la sua nuova creazione: The Great Tamer.
Il suo lavoro, definito “fiore ibrido” per le diverse contaminazioni artistiche che lo arricchiscono, viene scoperto dal grande maestro Robert Wilson ed è oggi materia di studio di grandi coreografi come Akram Khan, che ha adottato il suo “Body Mechanic System”: i corpi umani nel lavoro dell’ateniese diventano campi di battaglia, interagiscono con materie prime che, fondendosi in creature ibride, danno vita a spettacolari illusioni ottiche.
L’eclettico artista, con una formazione in Belle arti che spazia dalla pittura al fumetto, coinvolge 11 danzatori per realizzare una creazione che gioca intorno al concetto di vita umana, intesa come viaggio di scoperta, esplorazione di un tesoro nascosto, scavo archeologico interiore pieno di significato. Il lavoro ha al centro il Mediterraneo e la culla della nostra cultura che, passando attraverso linguaggi contemporanei, evidenzia il grande valore culturale e artistico della Grecia, che, pur nelle sue difficili condizioni, sta sviluppando un’interessante ricerca artistica.
La passione per l’arte offre alle performance un forte impatto visivo, destreggiandosi tra seducenti riferimenti alla storia dell’arte e a varie pratiche di espressione, con segni coreografici minimali su un imponente apparato scenografico, per realizzare sul palco un universo che si configura come “circo assurdo e surreale”. Se l’obiettivo per Dimitris Papaioannou è l’assoluta semplicità della forma, il percorso per arrivarci non è per niente semplice: la sua intenzione in The Great Tamer è quella di focalizzarsi sui concetti universali di sacro e profano.