Ph Salvatore Pastore
tratto da L’Amica geniale di Elena Ferrante, Edizioni E/O
un progetto di Fanny & Alexander
con Chiara Lagani e Fiorenza Menni
drammaturgia Chiara Lagani
sound design Tempo Reale
regia e progetto sonoro Luigi De Angelis
coproduzione Ravenna Festival, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Fanny & Alexander
Teatro Politeama
22 giugno 2018 ore 21.00
23 giugno 2018 ore 19.00
durata 2 ore e 30 min (più due intervalli)
Il progetto si propone come un affondo attraverso la tetralogia di Elena Ferrante dedicata alla storia dell’amicizia tra due donne, seguendo passo a passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo la coralità di una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano ancora a delinearsi con nettezza. Il rapporto tra le biografie delle due donne – con la storia particolare della loro amicizia – e la Storia di un Paese travagliato dalle sue metamorfosi si intreccia in una sorta di agone narrativo che procede per squarci subitanei ed epifanie improvvise attraverso il racconto delle due protagoniste.
Il lavoro prevede la composizione di una partitura musicale e sonora (a firma di Luigi De Angelis e con il sound design di Tempo Reale) che se da un lato si rende veicolo emotivo della componente ineffabile e inenarrabile della vicenda, producendone una fantasmatica mappatura sentimentale, dall’altro lato tende a farsi portavoce degli universi concreti in cui le tre parti narrative sono fisicamente calate: Napoli in primis, ma anche le altre città abitate dalle protagoniste: Firenze, Torino, Pisa… In particolare la città di Napoli sarà sede di registrazioni di tutte le sue sonorità, dei suoi luoghi, della sua gente, che confluiranno nel lavoro musicale generale e nella partitura delle attrici. Complice il dispositivo dell’eterodirezione, infatti, lo spettacolo, per quanto recitato a due sole voci, si fa per squarci teatro corale, facendosi contenitore delle mille parlate e accenti dei molteplici personaggi, luoghi, città, interni abitati, esterni chiassosi: insomma tutto l’universo sonoro del romanzo si trasforma in una partitura composita fatta di piccoli e grandi centri concentrici che si irradiano a avvolgere nelle loro spire viventi i due personaggi delle amiche. Un lavoro sul video, inoltre, darà vita a una sorta di ricomposizione archetipica e fantasmatica dei frammenti di narrazione, e dell’identità complessa e bifronte di questa amicizia geniale e, a poco a poco e in maniera progressiva, andrà a comporsi, quasi come un quadro vivente, creando un paesaggio fisico ed emotivo complesso idealmente sovrapponibile alla duplice immagine-ritratto in divenire di Elena e Lila, le due amiche, le due protagoniste della storia.