A CURA DI CLAUDIO DI PALMA E VESUVIOTEATRO

CAPODIMONTE –  PRATERIE DEL GIGANTE
DAL 3 AL 12 LUGLIO

Note sull’edizione 2022

Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma solo uno conquista il premio? Correte anche voi per conquistarlo. Questo lo sprone di San Paolo nella prima lettera ai Corinzi. Un appello alla necessità di mettersi in gioco. Una rincorsa al sogno di conquista spirituale per il quale lo sport è eletto a simbolo comparativo opportuno ed emblematico. E poi, sempre San Paolo, confida al discepolo Filemone: Corro perché conquistato. Ecco, nel rapporto tra la conquista del premio o di sé stessi, nella qualità e le ragioni della propria corsa, nella misura della propria o altrui ambizione, lo sport diventa elezione o caduta, capolavoro o condanna, oro o veleno, grazia o strumento del potere. L’ambiguo dualismo di valori sarà l’attraversamento tematico dell’edizione ventidue di Sportopera.

 

Claudio Di Palma

SportOpera

Ci piace immaginare lo sport come una sorta di variante tutta fisica dell’arte: proprio come l’arte, sperimentando continuamente la conoscenza del limite, esso si occupa nel modo più estremo – anche se, forse, meno consapevole – delle scaturigini profonde dell’essere umano. SportOpera nasce come un osservatorio attivo in cui recuperare quest’originale relazione tra arte e sport. Propone e provoca esercizi di stile sulle connivenze tra lo sport e le varie declinazioni dell’arte. Riesamina e rianima l’originario spirito ri-creativo dello sport profondamente falsato da quella scissione, verificatasi nel secondo ‘900, del teorico-intellettuale dalla totalizzante attività dei sensi che è il gioco. Una frattura culturale che ha progressivamente consegnato le emozioni e le passioni al sistema parassita del capitale. Durante SportOpera, il teatro, il cinema, la letteratura diventano installazioni narranti e l’attore, e l’atleta, ricercano radici e forme remote e comuni.