REGIA E VIOLONCELLO SONIA WIEDER-ATHERTON
VOCE CHARLOTTE RAMPLING
CON LA VOCE DI GIOVANNA MARINI
LUCI JEAN KALMAN
CREAZIONE VIDEO QUENTIN BALPE
SOUND DESIGN ALAIN FRANÇAIS
CREAZIONE SUONO SONIA WIEDER-ATHERTON, ALAIN FRANÇAIS
ACCESSORI MANON ISIDE
DIRETTORE DI SCENA E LUCI HÉLOÏSE EVANO
PRODUZIONE CENTRE INTERNATIONAL DE CRÉATIONS THÉÂTRALES / THÉÂTRE DES BOUFFES DU NORD
IN ACCORDO CON LES VISITEURS DU SOIR
CON IL SOSTEGNO DEL THÉÂTRE ANTOINE WATTEAU – NOGENT-SUR-MARNE
TEATRO MERCADANTE
9 LUGLIO ORE 21.00
DURATA 1H+10MIN
DEBUTTO NAZIONALE
SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE CON SOVRATITOLI IN ITALIANO
FRENCH TRANSLATION ANDRÉ MARKOWICZ AND FRANÇOISE MORVAN
BACH: SUITE N. 1 BWV 1007 PRÉLUDE; SUITE N.4 BWV 1010 COURANTE ET SARABANDE
SUITE N.5 BWV 1011 ALLEMANDE, BOURRÉES ET SARABANDE SUITE N.6 BWV 1012 PRÉLUDE
MONTEVERDI: A VOCE SOLA (ARRANGEMENT SONIA WIEDER-ATHERTON), HOR CH’EL CIEL ET LA TERRA (ARRANGEMENT SONIA WIEDER-ATHERTON)
LOTTI: IN UNA SIEPE OMBROSA EXTRAIT WIEDER-ATHERTON: CHANT DE LÀ-BAS
«A volte la memoria ritorna, portando con sé volti, nomi, pezzi di storie e suoni – afferma Sonia Wieder-Atherton. Da questo luogo emergono i sonetti di Shakespeare, a volte lontani ma contraddistinti da un senso di presenza penetrante. Come se quelle parole fossero rivolte ai volti della memoria o come se fossero quei volti ad avercele raccontate.
Il violoncello, attraverso le suite di Bach, riporta alla luce frammenti di memoria e scolpisce il tempo».
Charlotte Rampling e Sonia Wieder-Atherton instaurano un dialogo poetico tra i sonetti di Shakespeare e le suite di Bach.
L’attrice britannica non ha bisogno di presentazioni. Con il suo straordinario talento e sguardo magnetico, ha impresso un segno indelebile nel cinema mondiale, dai film di Luchino Visconti alle recenti regie di François Ozon.
E, anche nella musica, il talento della violoncellista nonché compositrice Sonia Wieder-Atherton occupa un posto di rilievo.
Nel 2013, le due artiste hanno già collaborato per lo spettacolo Danses nocturnes, che univa poesia e letteratura attraverso le suite per violoncello di Benjamin Britten e i versi della poetessa Sylvia Plath.
Per la loro seconda volta in scena, sarà il Bardo a incontrare l’universo musicale di Bach, affinché la luce di questo incontro risplenda nel ritmo di due lingue e nel canto delle loro voci.