scritto e diretto da Mario Gelardi
con Ciro Burzo, Agostino Chiummariello, Riccardo Ciccarelli, Michele Danubio, Antonio Della Croce, Annalisa Direttore, Irene Grasso, Nicola Orefice, Alessandro Palladino, Fabio Rossi
e con gli allievi della Bottega teatrAle del Nuovo Teatro Sanità
elementi scenici Armando Alovisi
costumi Alessandra Gaudioso
luci Paco Summonte e Alessandro Messina
assistente alla regia Antonio Della Croce
produzione Nuovo Teatro Sanità

Palazzo Reale – Cortile delle carrozze
15, 16 giugno 2017
ore 22.00
durata 1h e 20min

Il 20 luglio 1969 apparve su un quotidiano locale questo annuncio – “Il rappresentante della ditta Brunner di Zurigo, cerca muratori da assumere, i candidati devono presentarsi alle ore 17.30, alla sala d’attesa della seconda classe della stazione cittadina. Dopo una selezione, i prescelti partiranno per la Svizzera a spese della ditta”.

Il 20 luglio era anche il giorno dello sbarco dell’uomo sulla luna, il mondo era tutto davanti alla televisione. Ma in una piccola stazione del sud, molte ore prima dell’appuntamento, arrivano uomini provenienti da mezza Italia, alcuni con mogli e madri, armati di valigie e pronti per partire. In quella sala d’attesa, da un momento all’altro, la loro vita sarebbe forse cambiata per sempre. I dati raccontano che più di 80mila italiani ogni anno emigravano in Svizzera per lavorare.

«Questo il fatto reale – rivela Gelardi – che contiene alcuni topos drammaturgici interessanti: l’attesa, il cambiamento della vita, l’emigrazione, l’abbandono della propria terra. È da questi temi che, seppur risalenti al 1969, trovano un corrispettivo nei nostri giorni, che nasce questo progetto».
Il lavoro, il bene più prezioso anche nell’Italia del dopo boom economico, la Svizzera come terra promessa: sono storie di ieri che raccontano ancora dell’Italia di oggi.