Lo spettacolo è parte del Focus “NOW MED, BEYOND SWANA”.
SCRITTO, DIRETTO E INTERPRETATO DA DALAL SULEIMAN
E CON ALESSANDRA RAVIZZA (VOCE), MASIH KARIMI (TANBUR E DAF), TAREQ ABU SALAMEH(OUD E VOCE)
COREOGRAFIE ROSSELLA FUSCO
VIDEO PAOLO MODUGNO
UN RINGRAZIAMENTO A BEIRUT WORLD BEAT PER LA CONSULENZA MUSICALE E FATIMA SAI PER LA TRADUZIONE
TEATRO NUOVO
6 LUGLIO 2025, ORE 20:00
7 LUGLIO 2025, ORE 20:00
DURATA 1H E 10 MINUTI
“Chiamo la terra estensione dell’anima
chiamo le mie mani banchina di ferite
chiamo ali le pietre
e mandorle e fichi, gli uccelli
chiamo alberi le mie costole
da un ficus del mio corpo strappo un ramo
e come una pietra lo scaglio
per silurare il carro dei vincitori.”
– M. Darwish
Attraverso il mare.
Calpesto la terra.
Ne assaporo l’essenza.
Un viaggio dell’anima, la mia anima divisa tra due terre, terre di accoglienza, lotta, resistenza e libertà.
La lontananza dalla Palestina, luogo delle mie origini mi ha portato a interrogarmi sul concetto di identità, tema fortemente discusso, necessario per la nostra esistenza, ma quante volte mi sono trovata a metterlo in discussione? Il non potermi vivere quella terra quanto mi fa essere davvero palestinese?
Ad un certo punto mi è diventato tutto più chiaro.
È una questione di sangue.
Di racconti.
Di ricordi.
Di sentirla sulla mia pelle. La Palestina.
Ed è in questo contesto storico, cosi duro e drammaticamente fragile, che vi porteremo in viaggio, attraverso la musica e la poesia, in quella terra dal profumo di ulivo e di fichi d’india.
Sono felice che il cammino verso le mie origini parta dalla città che mi ha dato origine, Napoli.
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A poetic and musical journey between two lands, as symbols of welcome, resistance, and freedom. At its core lies a reflection on identity, explored through the experience of those separated from their homeland. In this case, Palestine becomes a place rediscovered through memory, storytelling, and an unbreakable connection to one’s roots. Set against the backdrop of a fragile and conflicted present, the performance invites the audience on an intimate yet universal path, where music and poetry give voice to a land evoked through scents, images, and remembrance. A symbolic return that begins in Naples, the starting point for a deeper search for self.


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