QUARTA EDIZIONE
24 GIUGNO > 25 LUGLIO 2021
Ritorna dal 24 giugno al 25 luglio al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei, POMPEII THEATRUM MUNDI, la rassegna estiva del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale con il Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.
Quest’anno la Fondazione Campania dei Festival coproduce tre dei cinque spettacoli in programma: Resurrexit Cassandra di Ruggero Cappuccio, diretto da Jan Fabre; Il purgatorio – La notte lava la mente di Mario Luzi, portato in scena da Federico Tiezzi; La Cerisaie / Il Giardino dei Ciliegi di Anton Čechov, di cui firma la regia Tiago Rodrigues.
I biglietti della rassegna Pompeii Theatrum Mundi sono acquistabili attraverso il sito del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale https://teatrodinapoli.it/biglietteria/ a partire dal 7 maggio.
RESURREXIT CASSANDRA
DI RUGGERO CAPPUCCIO
IDEAZIONE, REGIA, SCENOGRAFIA, FILM JAN FABRE
CON SONIA BERGAMASCO
RUGGERO CAPPUCCIO DÀ VOCE AL PROLOGO
MUSICHE ORIGINALI STEF KAMIL CARLENS
EFFETTI SONORI CHRISTIAN MONHEIM
COSTUMI NIKA CAMPISI
DISEGNO LUCI WOUT JANSSENS
ASSISTENTE ALLA REGIA E DRAMMATURGIA MIET MARTENS
DIREZIONE TECNICA MARCIANO RIZZO, WOUT JANSSENS
TECNICO VIDEO ALESSANDRO PAPA
ELETTRICISTI ANGELO GRIECO, FULVIO MASCOLO, CARMINE PIERRI
FONICI TOM BUYS, MARCELLO ABUCCI, ITALO BUONSENSO
CAPO MACCHINISTA ENZO PALMIERI
MACCHINISTA ALESSIO CUSITORE
SARTI ROBERTA MATTERA, MARIO LEKO
DELEGATA DI PRODUZIONE GAIA SILVESTRINI
COORDINAMENTO E DISTRIBUZIONE ALDO GROMPONE
FILM
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA RUTGER-JAN CLEIREN
CAMERAMAN KASPER MOLS, CHARLES PACQUÉ
AIUTO REGISTA ALMA AUER
TECNICO LUCI DUNCAN KUIJPERS
ASSISTENTE DI PRODUZIONE ANNEMIEK TOTTÉ
PRODUZIONE TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE, FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO FESTIVAL, TROUBLEYN/JAN FABRE, CARNEZZERIA SRLS, TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA
TEATRO GRANDE DI POMPEI
24, 25, 26 GIUGNO ORE 21.00 DURATA 1H+20MIN DEBUTTO
Dopo il successo internazionale del solo della tedesca Stella Höttler, interprete nel 2020 della sacerdotessa inascoltata a cui Ruggero Cappuccio ha dato voce, l’artista fiammingo Jan Fabre torna sui propri passi: decide di affidare questo medesimo testo a una attrice italiana di primissimo piano: Sonia Bergamasco.
Questo nuovo allestimento vedrà la luce nel Teatro Grande di Pompei.
Il lavoro ruota intorno alla resurrezione di un messia femminile. Una sacerdotessa, una santa, una profetessa che vede il futuro, una prostituta, una dea del passato, del presente e del futuro. Cassandra avrebbe potuto salvare il mondo già molte volte.
Si tratta dei disastri che l’uomo sta provocando contro sé stesso e contro l’amato pianeta terra: movimenti politici e ideologici radicali, cambiamenti climatici, isole di plastica negli oceani, inquinamento…
È un’accusa contro l’incomprensibile talento dell’uomo per l’auto-inganno. Forse un profondo desiderio di essere ingannati si nasconde nell’umanità? Noi sappiamo ogni cosa su quanto può accadere a noi stessi e al pianeta, ma forse il piacere di ingannare noi stessi è più grande.
Questa è la nostra tragedia e la nostra vergogna.
ph Marco Ghidelli
IL PURGATORIO – LA NOTTE LAVA LA MENTE
DI MARIO LUZI
DRAMMATURGIA SANDRO LOMBARDI E FEDERICO TIEZZI
REGIA FEDERICO TIEZZI
CON ALESSANDRO AVERONE, DARIO BATTAGLIA, ALESSANDRO BURZOTTA, GIAMPIERO CICCIÒ, FRANCESCA CIOCCHETTI, MARTINO D’AMICO, SALVATORE DRAGO, GIOVANNI FRANZONI, FRANCESCA GABUCCI, LEDA KREIDER, SANDRO LOMBARDI, DAVID MEDEN, ANNIBALE PAVONE, LUCA TANGANELLI, DEBORA ZUIN
SCENE MARCO ROSSI
COSTUMI GREGORIO ZURLA
LUCI GIANNI POLLINI
MOVIMENTI COREOGRAFICI CRISTIANA MORGANTI
CANTO FRANCESCA DELLA MONICA
PRODUZIONE TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE, FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO FESTIVAL, ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE, COMPAGNIA LOMBARDI-TIEZZI, FONDAZIONE TEATRO METASTASIO
CON IL CONTRIBUTO E IL PATROCINIO DEL COMITATO NAZIONALE PER LA CELEBRAZIONE DEI 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI
IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA E L’OPERA DI SANTA CROCE, L’OPERA DI SANTA MARIA DEL FIORE, LA CERTOSA DI FIRENZE/COMUNITÀ DI SAN LEOLINO E FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA/MANIFATTURE DIGITALI CINEMA PRATO
CON IL SOSTEGNO DEL MIC, DELLA REGIONE TOSCANA, DELL’ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE, DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA
UNO SPETTACOLO PER IL SETTIMO CENTENARIO DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI
TEATRO GRANDE DI POMPEI
1, 2, 3 LUGLIO ORE 21.00 DURATA 2H+30MIN DEBUTTO
A distanza di trent’anni dalla sua teatralizzazione del poema dantesco, Federico Tiezzi torna ad allestire, inmodo totalmente nuovo, tre spettacoli basati sulle drammaturgie allora create da Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici.
Il progetto, triennale, avrà la sua prima tappa in questo 2021 con Il Purgatorio, il testo che elaborò per Tiezzie la sua compagnia Mario Luzi, uno dei più grandi poeti della seconda metà del Novecento. Tiezzi ha scelto di iniziare dal Purgatorio perché è la cantica dell’amicizia e dell’arte: i personaggi sonosoprattutto musicisti, pittori e poeti, l’arte è ciò di cui si discorre, l’arte è forse la strada della salvezza. Lacantica dibatte problemi di poesia e di fede, di legami di fraternità e di attività artistiche. Tutto prepara algrande incontro con Beatrice nel Paradiso Terrestre, dove la fanciulla amata da Dante, maternamente lorimprovererà per aver perduto la «diritta via» della conoscenza.Il Purgatorio è anche la cantica della speranza: quella speranza di cui il momento storico presente ha bisognopiù di ogni altra cosa, quella speranza che è volontà di un mondo diverso e anelito e movimento verso unamigliore coscienza della realtà. Quella speranza che è trasformazione e aspirazione al bene.Nel Purgatorio, come scrive Luzi «esiste il tempo», nel Purgatorio splende lo stesso sole che illumina la terraabitata: e le notti succedono ai giorni, i tramonti alle albe, mentre le anime parlano della vita passata con lanostalgia e la dolcezza di personaggi beckettiani. Sembra di essere ancora nello spazio storico dell’uomo,sulla Terra, ma toccato dalla grazia divina che dà alla vita, nella sofferenza quotidiana, dolcezza e appuntosperanza.
In questo luogo dove il tempo esiste (mentre nelle altre due cantiche c’è solo l’eternità della sofferenza odella beatitudine) il poeta, affaticato, può ben pensare di addormentarsi e di sognare. Ed è la presenza deisogni a fare una delle peculiarità di questa cantica, che si distende nella regia di Tiezzi come una grandeseduta psicanalitica. Le altre due cantiche, che hanno rispettivamente la drammaturgia di Edoardo Sanguineti (Commediadell’Inferno. Un travestimento dantesco) e di Giovanni Giudici (Il Paradiso. Perché mi vinse il lume d’estastella), impegneranno il regista e la sua compagnia nel 2022 e nel 2023. Scrive Tiezzi: «La visione del mondo e dell’uomo che ci si offre dalle pagine della Commedia, opera checontribuisce alla nascita della cultura europea, nel punto di snodo tra l’evo antico e quello moderno, è tra lepiù vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole capacità di abbracciare conl’umano tutta la realtà. Le radici della nostra cultura – filosofia, etica, estetica, politica, teatro – affondano nelpoema. La poesia di Dante coglie e tramanda lo spirito profondo di quella cultura nella quale l’Europa ancoraattinge le ragioni interiori del suo stesso esistere. Con questo lavoro vorrei mostrare come Dante non sia soloil teologo, il moralista, il politico che negli anni di scuola ci è stato mostrato: ma anche l’appassionatoricercatore di quella che lui stesso chiama l’umana felicità, cioè la piena realizzazione dell’uomo.»
LA CERISAIE / IL GIARDINO DEI CILIEGI
DI ANTON ČECHOV
TRADUZIONE ANDRÉ MARKOWICZ E FRANÇOISE MORVAN
REGIA TIAGO RODRIGUES
CON ISABELLE HUPPERT, ISABEL ABREU, TOM ADJIBI, NADIM AHMED, SUZANNE AUBERT, MARCEL BOZONNET, OCÉANE CAIRATY, ALEX DESCAS, ADAMA DIOP, DAVID GESELSON, GRÉGOIRE MONSAINGEON, ALISON VALENCE E MANUELA AZEVEDO, HÉLDER GONÇALVES (MUSICISTI)
COLLABORAZIONE ARTISTICA MAGDA BIZARRO
SCENE FERNANDO RIBEIRO
LUCI NUNO MEIRA
COSTUMI JOSÉ ANTÓNIO TENENTE
TRUCCO E PARRUCCO SYLVIE CAILLER, JOCELYNE MILAZZO
MUSICA HÉLDER GONÇALVES (COMPOSIZIONE), TIAGO RODRIGUES (PAROLE)
SUONO PEDRO COSTA
ASSISTENTE ALLA MESSA IN SCENA ILYAS METTIOUI
PRODUZIONE FESTIVAL D’AVIGNON
COPRODUZIONE TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE, FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO FESTIVAL, ODÉON-THÉÂTRE DE L’EUROPE, THÉÂTRE NATIONAL DONA MARIA II, THÉÂTRE NATIONAL POPULAIRE DE VILLEURBANNE, COMÉDIE DE GENÈVE, LA COURSIVE, SCÈNE NATIONALE DE LA ROCHELLE, WIENER FESTWOCHEN, COMÉDIE DE CLERMONT FERRAND, NATIONAL TAICHUNG THEATER, THÉÂTRE DE LIÈGE, HOLLAND FESTIVAL, SOUTIEN FONDATION CALOUSTE GULBENKIAN
RESIDENZA LA FABRICA DU FESTIVAL D’AVIGNON ET À L’ODÉON – THÉÂTRE DE L’EUROPE
TEATRO GRANDE DI POMPEI
23, 24, 25 LUGLIO ORE21.00 DURATA 2+30MIN DEBUTTO
La magnetica Isabelle Huppert, una delle attrici più premiate della storia del cinema, e l’autore, attore e regista portoghese Tiago Rodrigues, eccellenza della scena europea, condividono il progetto di messa in scena di una delle più note opere di Anton Cechov.
“Ho sempre pensato che Il giardino dei ciliegi trattasse della fine” scrive il regista in una sua nota. “Prima come lettore e studente di drammaturgia e poi come attore ho sempre considerato l’ultima commedia di Checov, come un dramma sulla fine delle cose e sugli addii. Mi sbagliavo, o meglio, credo che fossi nel posto sbagliato al momento sbagliato – come se non avessi avuto abbastanza esperienze di vita da poterla analizzare sotto la luce giusta. Oggi, dal mio punto di vista, posso affermare che Il giardino dei ciliegi tratta dell’inesorabile forza del cambiamento. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi nel 2021 significa parlare d’un tempo di profonda ed invisibile mutazione sociale, un tempo abitato da personaggi che non capiscono che quello che loro chiamano straordinario rappresenta la nuova normalità. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi significa parlare di uomini e donne convinti di vivere qualcosa di unico che non è mai stato vissuto prima. Significa parlare d’uno straordinario momento storico, che parla dei dolori e delle speranze d’un nuovo mondo che nessuno ha ancora pienamente studiato”.