COORDINAMENTO ARTISTICO: CARLO PRESOTTO
durata: 1h 50m | Paese: Italia | Lingue: italiano
Convitto Vittorio Emanuele II11-12-13-14-15-16-17-18/06/2009, 20:30, 21:00 e 21:30

UNO SPETTACOLO A CURA DI: LA PICCIONAIA – I CARRARA TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE, CA’ LUOGO D’ARTE, BABILONIA TEATRI, DANCING BRICK, CALONE & LAIETA, KISMET TEATRO OPERA, TEATRO DEGLI ACCETTELLA, VIARTISTI TEATRO
PRODUZIONE: NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA.
IN COPRODUZIONE CON: FESTIVAL DELLA SCIENZA.

Parole per la terra è un progetto sul rapporto fra uomo e ambiente, realizzato grazie alla collaborazione fra il Napoli Teatro Festival Italia e il Festival della Scienza di Genova. Lo spettacolo nasce dalle domande sul futuro della Terra che il Festival della Scienza ha proposto ad alcuni esperti (tra gli altri, Umberto Veronesi, Paul Roberts e Luca Mercalli). Grazie a queste consulenze, il gruppo di artisti coordinato da Carlo Presotto dà vita ad un percorso non lineare fra i diversi argomenti trattati. Nel 2008, durante la prima edizione del Festival, Presotto ha diretto Viaggio naufragio e nozze di Ferdinando principe di Napoli, creazione in cui sono stati coinvolti artisti di nove compagnie italiane di teatro ragazzi.
Il Festival della Scienza, fondato nel 2003, è uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. È una rassegna annuale che si svolge a Genova fra ottobre e novembre; diventato ormai un punto di riferimento per la divulgazione della scienza, è un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie. Il programma si compone di incontri, laboratori, spettacoli e conferenze per raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente, con un approccio basato sull’interattività, sulla trasversalità degli eventi e sull’interdisciplinarietà, che abbraccia scienze matematiche, naturali e umane.
Cinque domande poetiche sul futuro
«Cinque piccoli pezzi teatrali, ognuno dei quali, rubando la curiosità dello sguardo bambino, apre una finestra sul paesaggio sconosciuto di un futuro già nascosto nel nostro presente. Uno spettacolo imprevisto in cui lo spettatore visita le varie scene, componendole tra loro secondo il caso e la propria curiosità.
Un percorso non lineare come la passeggiata tra i molti sentieri di un bosco o il vagabondare tra i colori ed i suoni di una fiera. Ognuno viene invitato a farsi co-autore, prima dell’evento e poi, consapevolmente, del proprio futuro.
Ciò che accomuna scienziati, artisti e bambini è la curiosità e allo stesso tempo la capacità di stupirsi. I bambini pongono domande, gli scienziati si pongono domande, gli artisti cercano domande. Alcuni artisti teatrali creano piccoli spiragli di stupore con le loro opere poetiche ispirate alle domande poste a cinque maestri sul futuro concreto del pianeta» – Carlo Presotto.