ideazione e regia Antonella Monetti
durata: 1h 30m | Paese: Italia | Lingue: italiano e inglese
Lega Navale Italiana – sezione di Napoli27-28-29-30/06/2011, 19:30 – 1-2-3/07/2011, 17:00 – 4-5-6-7/07/2011, 19:30 – 8-9-10/07/2011, 17:00 – 11-12-13/07/2011, 19:30

produzione Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con Chiaradanza
in collaborazione con Lega Navale Italiana – Sezione di Napoli e con la collaborazione di Capri Wonderful Boats/Gianni’s Boat

Otello e Iago come uomini in balia delle onde. È per questo che una barca a vela diventa luogo-simbolo della loro tragedia e luogo-realtà per lo spettacolo. Spazio ristretto e instabile, l’imbarcazione unisce attori e spettatori in una singolare esperienza di navigazione teatrale che prende spunto dal dramma shakespeariano. La vicenda è nota. Otello, il Moro di Venezia, uccide la moglie Desdemona perché Iago, invidioso del suo potere, ne stuzzica la gelosia procurandogli la prova, che si rivelerà poi falsa, del tradimento della donna. Due destini dominati da passioni contrastanti, due anime che si sforzano di imprimere una direzione alle loro vite. Così come cercano di governare la piccola barca a vela, su cui galleggiano insieme col pubblico: il viaggio in mare è una potente metafora dell’esistenza. Levata l’ancora e alzate le vele, Otello e Iago si ritrovano gomito a gomito a salpare da Molosiglio veleggiando nella suggestione del tramonto partenopeo. Con loro c’è anche Emilia, la moglie di Iago. Desdemona è lontana, ma nello struggimento della sera, Otello non può fare a meno di pensare a lei. Inglese, italiano e napoletano: le lingue si intrecciano in un parlare fitto che si lascia interrompere dallo sciabordio delle onde e dalle grida dei marinai che governano la barca. Tra le incombenze pratiche che incalzano, la dolcezza di Otello sa diventare anche forza furiosa se si tratta di dominare la tempesta che incombe. Ma riuscirà, con altrettanta energia, a fronteggiare gli intrighi di Iago? Sarà ugualmente determinato nel difendersi dalla sua perfidia? Un estenuante duello verbale impegna entrambi in una contesa che non vede vincitori. Sono tutti, pubblico compreso, sulla stessa barca. Sospesi nell’abisso.
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