CON PAOLA ADAMO, SILVIA BRE, SIMONETTA GIORDANO, PIERA MATTEI

CAPODIMONTE – CASINO DELLA REGINA (INGRESSO DA PORTA MIANO)
23 LUGLIO ORE 19.00

Emily Dickinson, in una parola l’antenata della moderna poesia americana. Voce solitaria e indagatrice, specchio ustorio e rivelatorio. I suoi versi si faranno spazio nelle traduzioni di due poetesse che sanno come trasportarli nella nostra lingua.
Emily Dickinson, botanica par coeur: soleva dire che per fare un prato c’è bisogno di un filo d’erba, di un’ape… e del sogno.
Emily Dickinson, dunque, messa a confronto con i saperi della terra.

«Se il nostro luogo è dove/il silenzioso guardarsi delle cose/ha bisogno di noi/dire non è sapere, è l’altra via, /tutta fatale, d’essere./Questa la geografia./Si sta così nel mondo/pensosi avventurieri dell’umano,/si è la forma/che si forma ciecamente/nel suo dire di sé/per vocazione». Da Silvia Bre La fine di quest’arte (Einaudi 2015).

«Piccoli gesti nello spazio concluso/quelli solo puoi compiere/provare inutilmente/a riordinare gli oggetti nella casa». Da Piera Mattei, L’infinito dei verbi (Manni Editori 2019)