DI ANTONIO MOCCIOLA
REGIA MARCO PRATO
CON DIEGO SOMMARIPA, TOMMASO ARNALDI, FRANCESCO GIANNOTTI
ASSISTENTE ALLA REGIA ALESSANDRO DI LORENZO
ASSISTENTE DELLA PRODUZIONE LIVIA BERTÉ
SCENE, COSTUMI E TRUCCO RESISTENZA TEATRO
PRODUZIONE ALESSANDRO VITIELLO HOME GALLERY
IN COLLABORAZIONE CON MUSICIENS E RESISTENZA TEATRO

PALAZZO REALE – GIARDINO ROMANTICO
28 LUGLIO ORE 21.00; 23.00
DURATA 1H
PRIMA ASSOLUTA

Negli anni ’30 partì, su ordine del PNF ma anche per iniziative iperzelanti di alcune questure locali una spietata caccia all’omosessuale, vero o presunto. Una mattanza che porterà al confino, soprattutto nelle remote Isole Tremiti, centinaia di “invertiti”. In questo olocausto silenzioso – l’omosessualità non era ufficialmente punita dal nostro codice penale semplicemente perché non se ne ammetteva neppure l’esistenza – si intrecciano le vicende di Modesto e Vito, due personalità opposte. Fascista convinto, padre di due figli, represso e violento l’uno; sarto esuberante, gioviale, risolto nei propri gusti e felicemente effeminato l’altro. Si conosceranno in una sala da ballo, scoccherà la scintilla, ma dopo la delazione della moglie di Modesto si troveranno entrambi prima in questura, dove avranno atteggiamenti ancora una volta opposti alle accuse del questore Molina, e poi alle Tremiti, confinati, e separati da un muro ideale, che si abbatterà una volta liberati, alla fine della guerra. I loro corpi vivranno come le loro anime: allacciati e bollenti nel primo quadro, nudi e smarriti davanti al fuoco delle accuse nel secondo, laceri e distanti, ma paradossalmente finalmente liberi, nel terzo, in cui – ormai condannati – potranno liberare la loro vera identità, che sarà sorprendentemente opposto rispetto a quando li abbiamo conosciuti.