di FRÉDÉRIKE BÉDARD, CARLOS BELDA, REBECCA BLANKENSHIP, LISE CASTONGUAY, JOHN COBB, NURIA GARCIA, MARIE GIGNAC, SARAH KEMP, ROBERT LEPAGE, RICK MILLER, HANS PIESBERGEN
regia ROBERT LEPAGE
durata: 1h 30m | Paese: Australia, Austria, Canada, Francia, Inghilterra, Italia, Russia, Spagna, Stati Uniti | Lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco (con sottotitoli in italiano)

Ex Birreria di Miano29/05/2010, 14:00 – 30/05/2010, 14:00
produzione EX MACHINA / THÉÂTRE SANS FRONTIÈRES
in associazione con CULTURAL INDUSTRY LTD AND NORTHERN STAGE
in coproduzione con NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA ARTS 276/AUTOMNE EN NORMANDIE BARBICANBITE08/LONDON BROOKLYN ACADEMY OF MUSIC CABILDO INSULAR DE TENERIFE CHEKHOV INTERNATIONAL THEATRE FESTIVAL/MOSCOW FESTIVAL DE OTOÑO MADRID FESTIVAL TRANSAMÉRIQUES/MONTRÉAL LA COMÈTE (SCÈNE NATIONALE DE CHÂLONS-EN-CHAMPAGNE) THEATER DENISE-PELLETIER/MONTRÉAL LE VOLCAN SCÈNE NATIONALE DU HAVRE LUMINATO/ TORONTO FESTIVAL OF ARTS & CREATIVITY THE SYDNEY FESTIVAL WIENER FESTWOCHEN

Robert Lepage esplora in tutte le possibili declinazioni la comunicazione verbale in Lipsynch (in italiano “cantare in playback”), lo spettacolo che apre in anteprima il Napoli Teatro Festival Italia. Nove ore di durata, nove storie interdipendenti che si sviluppano tra Nicaragua, Canarie, Montreal e Manchester e nove interpreti- cantanti, in un allestimento che utilizza i 700 metri quadrati di spazio scenico dell’ex Birreria di Miano nella periferia nord di Napoli.
Ecco come lo stesso Lepage racconta Lipsynch: «Negli ultimi anni il nostro lavoro è stato orientato sull’imma- gine, la nostra “firma visuale”. La voce era piuttosto un elemento complementare. Questa volta abbiamo deciso di farne il nostro punto focale. L’impresa ci ha portati in luoghi insospettati, lungo un viaggio vertiginoso che ci ha obbligati a scavare profondamente in noi stessi. Dalla sua espressione più primitiva – il vagito di un neonato – a quella più sofisticata – l’interpretazione di un’opera lirica – la voce umana è un locus esclusivo di identità ed emozione. Lipsynch ne esplora manifestazioni, declinazioni e implicazioni attraverso vari procedimenti in grado di diffonderla e riprodurla: telefono, radio, colonne sonore e film muti, playback e post-sincronizzazione, voci che cantano, voci sintetizzate, voci della coscienza, voci dall’aldilà, voci allucinate. Avevamo promesso una durata complessiva di quattro ore e mezzo, poi cinque… Alla fine saranno nove, dalle 14 alle 23 con intervalli di lunghezza variabile. Personalmente mi prendo tutto il tempo che ci vuole per raccontare, per spiegare quello che succede e le ragioni per cui succede… In fondo è un viaggio, non resta che imbarcarsi».