Un Circo senza Tempo
IDEAZIONE E REGIA DI TED KEIJSER
CON LAURA BERNOCCHI, ORAZIO DE ROSA, BENOIT ROLAND, SIMONE ROMANÒ, EMANUELE PASQUALINI
IDEAZIONE COSTUMI PINA SORRENTINO
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE IRENE SILVESTRI
DIREZIONE ARTISTICA E ORGANIZZATIVA EMANUELE PASQUALINI
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO E TECNICO PER LA CAMPANIA ORAZIO DE ROSA
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO FLAVIO COSTA
UFFICIO STAMPA GABRIELLA GALBIATI
COPRODUZIONE PANTAKIN CIRCOTEATRO, LA BARACCA DEI BUFFONI, OPERAESTATE FESTIVAL DI BASSANO
CON IL SOSTEGNO DI FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
prima assoluta
30 giugno 2019 ore 21.00
1 luglio 2019 ore ore 19.00
durata 1 ora e 30 min
Napoli
Teatro Trianon-Viviani
Appunti di regia di Ted Keijser: Cinquecento anni dopo la morte di LEONARDO da VINCI è nato di nuovo un LEONARDO: non a VINCI, ma a MIRANO. Geniale come il primo e altrettanto curioso e clownesco. Anche quello di Mirano ha soltanto la madre, clownesca anche lei; il papà non si sa, dicono sia un forestiero, non un notaio di Firenze con la puzza sotto il naso, no. È solo un forestiero, e basta. Il nostro LEONARDO da MIRANO ha però uno zio Orazio da Napoli. Si, Napoli, ma si è trasferito a Mirano. I tempi sono cambiati, ragazzi. Questo zio Orazio è tanto amato in Famiglia quanto odiato a VENEZIA. Orazio è un appassionato allevatore di PICCIONI, anche questi tanto amati in famiglia quanto odiati a VENEZIA. FORSE il nostro LEONARDO da MIRANO riuscirà, grazie allo zio, a sua madre e a Colomba la sua amica del cuore, a concludere le invenzioni e realizzare il sogno del LEONARDO da VINCI di 500 anni fa, e cioè a VOLARE! Non da Vinci, ma da Mirano volare verso la Luna ed oltre. Almeno questa è l’idea, ma non sempre i geni sono cosi geniali. Lasciamo a lui questa impresa e facciamo il tifo per il nuovo LEONARDO da MIRANO, così fra 500 anni ci sarà di nuovo una grande festa per ricordarlo.
Nascita di un progetto di Emanuele Pasqualini: Circa un anno fa abbiamo cominciato a parlare dell’idea di uno spettacolo sull’opera di Leonardo affascinati soprattutto dalle sue invenzioni legate al sogno/desiderio di volare dell’uomo. Il sogno di volare ha sempre fatto parte dell’immaginario umano, il suo significato simbolico è legato spesso al desiderio di elevarsi al di sopra della realtà quotidiana, al di sopra del mondo che si conosce per aprirsi a nuove prospettive. Così, quando siamo passati a osservare più da vicino la complessità dell’opera di Leonardo, c i siamo trovati di fronte ad una matassa quasi inestricabile fatta di Codici, Opere artistiche ed architettoniche invenzioni. Ci siamo imbattuti in un “genio” instancabile che passava con disinvoltura da una disciplina artistica ad una scientifica senza soluzione di continuità, quasi Leonardo non fosse capace di “non-inventare” e la creazione fosse per lui una specie di ossessione quasi maniacale… Vista l’immensità di opere ed invenzioni leonardesche, quello che ci proponiamo con questa nuova produzione, non è di porre l’accento sull’opera di Leonardo ma piuttosto sul suo aspetto più umano. Quello dello scienziato artista che ha posto al centro del suo pensiero proprio l’uomo con la sua fragilità fisica ma soprattutto con la grande forza del suo ingegno e soprattutto con la sua capacità di saper immaginare, di saper vedere oltre. E cercheremo di farlo traslando queste capacità in un nuovo Leonardo, non da Vinci ma da Mirano. Merito di Leonardo è stato il saper andare oltre, il saper “mescolare” la tecnica con l’arte e la scienza per creare qualcosa di unico. Per le sue Macchine per il volo Leonardo studiò la meccanica, l’anatomia degli uccelli e il comportamento dell’aria, diventando, secondo una felice espressione di un noto studioso vinciano, “aerologo, aerodinamico, aerotecnico e osservatore del volo degli uccelli”. Tutte discipline diverse per la realizzazione di un unico sogno, ugualmente nella produzione di uno spettacolo di circo contemporaneo si intrecciano i diversi generi espressivi del teatro, del circo, della danza e della musica per la realizzazione di un sogno da regalare al pubblico. Questa capacità di immaginare, ci è sembrata essere un territorio molto interessante per un lavoro teatrale utilizzando anzitutto gli strumenti ed il linguaggio del clown e le discipline circensi quali l’acrobatica o semplicemente la manipolazione compulsiva di oggetti tipica della giocoleria per non dimenticare le possibilità offerte dai numeri aerei come il cerchio o i tessuti aerei Dopo aver intrapreso da quasi vent’anni la strada della commistione tra il mondo del teatro e quello del circo, abbiamo deciso di affidare per la terza volta la barra del timone del nostro prossimo lavoro al regista olandese Ted Keijser, già autore di “CIRK il Teatro del circo” replicato per quasi dieci anni e approdato con successo sul palcoscenico del Piccolo Teatro Studio di Milano. Infine l’incontro con la compagnia di Arzano (Na), la BARACCA DEI BUFFONI attiva nell’ambito del teatro di Strada e popolare, oltre ad offrirci il sostegno logistico, tecnico e l’opportunità di un lavoro in un territorio che, come compagnia, abbiamo frequentato raramente, ci ha stimolato ulteriormente ad un lavoro che ci auguriamo tutti sia molto popolare e di facile fruibilità per ogni genere di pubblico. Adesso basta parole, Leonardo, sua Mamma e Colomba stanno arrivando con il loro circo senza tempo… forse le cose non andranno sempre come devono andare, ma per ogni sipario chiuso c’è un sipario che si apre e forse stasera riusciremo a volare…