DRAMMATURGIA E REGIA/WRITTEN AND DIRECTED BY BLITZTHEATREGROUP
CON/WITH MARIA FILINI, ANGELIKI PAPOULIA, CHRISTOS PASSALIS, GINA STAVROULAKI, FIDEL TABALOUKAS, YORGOS VALAIS
LUCI/LIGHT DESIGN TASOS PALAIOROUTAS
COREOGRAFIA/ CHOREOGRAPHY YANNIS NIKOLAIDIS
SCENOGRAFIA/SET DESIGN EFI BARBA
COSTUMI/COSTUME DESIGN VASSILIA ROZANA
PRODUZIONE/PRODUCTION BLITZTHEATREGROUP
IN COPRODUZIONE CON/IN CO-PRODUCTION WITH ONASSIS CULTURAL CENTER, LA FILATURE – SCÈNE NATIONALE DE MULHOUSE
date/dates 13 luglio/july h 23.00
14 luglio/july h 19.00
luogo/venue piccolo bellini
durata/running time 1h 30min
lingua/language greco con sottotitoli in italiano/greek with subtitles in italian
paese/country grecia/greece
Come rappresentare un mondo che cambia continuamente gettando gli individui nello sconforto? È per rispondere a domande come questa che nel 2004 Yorgos Valaïs, Angeliki Papoulia e Christos Passalis hanno fondato il blitztheatregroup. Fin dal principio Blitz si è impegnato a vivere il teatro come uno spazio di incontro e scambio e non come un luogo di sterili virtuosismi e verità prefabbricate.
Oggi considerato come uno dei collettivi più sperimentali della scena ateniese, blitztheatregroup porta a Napoli Late Night. Lo spettacolo evoca la profonda crisi della società europea, che stritola gli individui in una quotidianità sulla quale non hanno più nessun tipo di ascendente.
Nel cuore della notte, in una sala da ballo d’altri tempi, tre donne e tre uomini danzano rivelandoci frammenti di una storia che non sarà mai raccontata. Cercano di ricordare il loro passato, i viaggi attraverso l’Europa, il loro amore perduto, le premesse di una guerra che è scoppiata all’improvviso. Confinati in questa sala da ballo abbandonata, sembrano avere un’unica ossessione: ballare, ricordare, raccontarci la loro storia… come per dimostrare che sono ancora vivi…
Ma come è nato lo spettacolo? «Un giorno a New York, Angeliki Papoulia stava aspettando la metro quando ha notato sul treno la scritta Late Night. Abbiamo deciso che sarebbe stato il titolo giusto per il nostro successivo spettacolo perché “late night” (tarda notte) rappresenta un momento “anti-produttivo”, quando le persone hanno terminato le loro occupazioni quotidiane e sono più ricettive, più aperte all’imprevisto. Un momento della giornata in cui cercano di ricordare o di dimenticare. Pensiamo anche che il titolo si adatti all’attuale situazione della Grecia e dell’Europa. Il nostro lavoro è sempre influenzato dall’ambiente che ci circonda, ma non in maniera rigorosa come potrebbe essere per dei giornalisti. Noi cerchiamo di tradurre la realtà che viviamo in sentimenti».