Ph Salvatore Pastore

di Marguerite Duras
lettura di Isabelle Huppert
produzione Les Visiteurs du Soir

Teatro di San Carlo
11 giugno 2018 ore 21.30
durata 1 ora e 10 min

Indocina, 1930. Una quindicenne bianca, figlia di poveri coloni, e un ricco ereditiere cinese. Un incontro impossibile che tuttavia accade. La loro passione segreta è destinata a ossessionare l’opera di una delle più grandi scrittrici del secolo scorso. Nel 1984 Marguerite Duras pubblica L’Amante e oggi Isabelle Huppert ridà vita a questa storia.
Dalla sua pubblicazione nell’autunno del 1984, L’Amante ha venduto centinaia di migliaia di copie: la voce intima di Marguerite Duras ha conquistato il pubblico e il prestigioso Premio Goncourt ne ha decretato il grande successo anche da parte della critica. L’Amante è un libro magico, che concentra in forma semplice e straziante l’esperienza di un’esistenza intera. Nelle opere di Marguerite Duras, la vita e la scrittura si contaminano a vicenda. Ed entrambe sono profondamente influenzate dalla sua giovinezza indocinese. Ne L’Amante è come se la scrittrice, giunta al termine della propria vita, sfogliasse un vecchio album di fotografie. Sembra di sentire la sua voce commentare le immagini, lasciando affiorare alla memoria paesaggi lontani: le acque potenti del Mékong, la casa materna. Alcune figure riprendono vita, popolando in maniera naturale il paesaggio. Tra loro, l’amante, il cui nome non è mai pronunciato. La differenza di età, di origini, di paese rendono l’incontro tra la ragazza e l’ereditiere impossibile da viversi alla luce del sole. I due creano quindi un mondo di desiderio e passione racchiuso nelle pareti della camera da letto. Un mondo impossibile, che non può durare. Ma ciò che vivono, prima della separazione, attraversa gli anni come un segreto indimenticabile, destinato a nutrire l’opera di una delle grandi voce del secolo.