LAGGIÙ
A CURA DI SILVIO PERRELLA
COORDINAMENTO BRIGIDA CORRADO
ORGANIZZAZIONE VESUVIOTEATRO.ORG
CAPODIMONTE – MANIFATTURA DELLA PORCELLANA (PORTA MIANO)
DAL 15 AL 21 GIUGNO ORE 19.00 DURATA 1H+30MIN
Laggiù, divinava Baudelaire, tutto è calma luce e voluttà. E può certo anche essere il contrario.
Ognuno ha la sua distanza da colmare, un laggiù da raggiungere e da frequentare.
È un invito al viaggio.
Che si può fare anche stando fermi e immobili sulla poltrona o con la guancia sul cuscino.
Laggiù è un paese popolato o sgombro, un’isola, un altopiano, una pianura; una semplice siepe, forse una nuvola o un temporale o la distesa inquieta del mare.
I poeti sanno come mettere sulla loro strada questo avverbio, gli tengono compagnia e fanno in modo da non farsene trovare soli.
Laggiù compare nei loro versi come una spia, lampeggia in fondo alla riga o la spalanca all’inizio.
È la nostra parola-sentiero di quest’anno.
È il nostro modo di stare vicini alla solitudine dello scrivere.
Silvio Perrella
MARTEDI 15 GIUGNO
I versi funambolici napoletani di Salvatore Di Natale in controcanto ai versi milanesi di Franco Loi.
FUIR, LÀ-BAS, FUIR…
CON SALVATORE DI NATALE
Voyage au bout de l’ennui: questo il sottotitolo della perfomance che si presenta con un incipit mallarmeano. “Sì – scrive Di Natale, che ha sempre amato mescolare le lingue – il Poeta è (quasi sempre) un essere in fuga. E fugge lontano… da dove e per dove? Voilà la question. Laggiù verso… Novunque o Verso la Cuna del mondo?”
EL BLUES DI LOI
drammaturgia di Igor Esposito
con Milvia Marigliano e Igor Esposito
sonorizzazioni e tromba Ciro Riccardi
supervisione Peppino Mazzotta
Un’attrice e un poeta accompagnati da un musicista portano in scena i versi di una delle personalità poetiche più potenti del secondo Novecento italiano: Franco Loi.
Ne nasce un blues dove il dialetto milanese, al quale Loi è sempre rimasto fedele, si alterna all’italiano e al napoletano, marcando il valore universale della poesia di Loi.
16 GIUGNO
NEL GRAN MARE DELL’ESSERE
CON GIUSEPPE CONTE
Una serata dedicata a Giuseppe Conte uno tra i più grandi poeti italiani di oggi.
Conte (Imperia 1945) è una personalità poliedrica e ricca di risonanze. Viaggiatore, narratore, saggista, i suoi versi sono la sintesi espressiva di mondi diversi, dove l’oriente e l’occidente si danno la mano e dove gli dèi riabitano il mondo immergendosi ancora nel gran mare dell’essere.
17 GIUGNO
POLIFONIE
CON ELISA BIAGINI, CARMEN GALLO E DANIELE MENCARELLI
Tre voci a rappresentare polifonicamente il laggiù nella poesia contemporanea.
Nati tra gli anni anni Settanta e gli anni Ottanta Carmen Gallo, Elisa Biagini e Daniele Mencarelli, ci mostrano cosa significhi scrivere poesia oggi in Italia. Ognuno a modo suo, ma intrecciando per una serata le loro voci.
18 GIUGNO
CINQUE POETI PER LOUISE GLÜCK
CON FRANCESCO IANNONE, GIOVANNA MARMO, DAMIANO SCARAMELLA, FABRIZIO SINISI, LUIGI TRUCILLO
Insignita di recente del premio Nobel, la poetessa americana sa dialogare con uno dei paesaggi più nostri e più intimi, come dimostrano, tra gli altri, i versi di Averno, che hanno visto una prima e lungimirante edizione italiana siglata dalla napoletana Dante&Descartes.
Abbiamo chiesto ad alcuni poeti italiani di scegliere e leggere i suoi versi. Per dare forma ad un omaggio a più voci.
In collaborazione con la casa editrice Il Saggiatore
19 GIUGNO
26 – TRIBUTE TO THE TWENTY-SIX DEAD WOMEN
CON GIANCARLO CAVALLO
IN COLLABORAZIONE CON CASA DELLA POESIA DI BARONISSI 25 ANNI
Nel 2017 la nave spagnola Cantabria attracca al porto di Salerno con quattrocento migranti salvati nel Mediterraneo, a bordo anche 26 cadaveri di donne, “presumibilmente nigeriane” tra i 14 e i 18 anni, presumibilmente annegate. Quel numero, il 26, diventa il titolo del poemetto di Giancarlo Cavallo.
20 GIUGNO
SANDRO PENNA
VESTITA DI LUI CON IAIA FORTE
Una attrice si veste dei versi di Sandro Penna (12 giugno 1906 –21 gennaio 1977), di uno dei nostri poeti più amati, un classico del Novecento.
“Sandro Penna, un poeta che amo da sempre, – scrive Iaia Forte – e a cui da tempo pensavo di dare voce. La sua grazia, sensualità, originalità e mistero mi fanno incontrare le sue parole con lo stesso stato d’animo con cui si va ad incontrare un innamorato. Sono grata di questa occasione, come si è sempre grati a chi ti permette un amore”.
21 GIUGNO
ALLE PORTE DELL’ALTROVE
CON UGO PISCOPO E RENATO CARPENTIERI
Dopo aver festeggiato Antonio Spagnuolo e Rino Mele, quest’anno Laggiù si concentra e dà spazio e rilievo ai molteplici talenti di un maestro in ombra come Ugo Piscopo, capace di tenere insieme il futurismo, Alberto Savinio e l’ascolto tumultuoso e franto del presente.
Con lui un grande attore come Renato Carpentieri darà voce e corpo ai suoi versi.