Ph Salvatore Minopoli per Cubo Creativity Design

Concerto conclusivo del Laboratorio delle Alme

Quasi un Oratorio Musicale
solisti, coro e strumentisti del Laboratorio

musiche di Pergolesi, Piazzolla, Del Prete, Kusyakov, Iturralde
direttore Stefania Rinaldi
pianoforte Luigi Del Prete
fisarmoniche Giuseppe Bozzo, Fausto Crediddio, Eugenio De Rose, Luigi Gordano
sax soprano e contralto Ileana Termini
fagotto Christian Tartaglia
2° pianoforte Antonio Biancaniello
Soprani, Contralti Fiorenza Barsanti, Debora Petrone, Anna Ferraioli, Fortuna Landolfo, Michela Granata, Annachiara Simeone, Apollonia Vergolino, Antonella Petillo

Coro del Laboratorio delle Alme

Palazzo abbaziale di Loreto di Mercogliano
29 giugno 2018 ore 21.30
durata 1 ora

La forza coinvolgente dei versi della poesia I still Rise di Maya Angelou dà inizio a un viaggio musicale che si articola in 14 tappe, che, come una Via Crucis, diventa attraverso le voci del complesso mondo femminile, la scoperta della diversità culturale come espressione della creatività individuale e corale a sottolinearne la forza e la tenacia. Voci e suoni attraversano l’aria come Venti Sonori, stimolando la creatività di una continua rinascita.

Il canto, patrimonio culturale immateriale, scritto o trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità.
Attraverso un laboratorio in cui sono state scelte giovani musiciste donne, professioniste e non, di varie nazionalità, vogliamo portare avanti il concetto che uno dei valori fondamentali della musica e del teatro è quello di essere una scuola di democrazia e quindi una palestra contro la violenzale solitudini e le diversità.

Questo progetto si propone, attraverso il sostegno alle donne con talento e capacità artistiche, anche di sensibilizzare il pubblico a denunciare il fenomeno della violenza ritenuta una violazione dei diritti umani. A sostegno del progetto saranno coinvolti anche giovani musicisti di sesso maschile.

L’educazione alla musica apre alla fantasia e all’immaginazione sviluppando una delle più belle qualità dell’uomo: la creatività. Senza fantasia non c’è immaginazione. Ma l’immaginazione è assolutamente un fatto concreto: solo con l’immaginazione si può pensare ad un “altro” mondo, un mondo migliore.