© MERCURE DE FRANCE, DIRITTI TEATRALI GESTITI DALLE EDIZIONI GALLIMARD CON IL NOME DI “ROMAIN GARY” COME AUTORE DELL’OPERA ORIGINALE
DAL TESTO LA VIE DEVANT A SOI DI ROMAIN GARY (EMILE AJAR)
CON SILVIO ORLANDO
DIREZIONE MUSICALE SIMONE CAMPA
CON ROBY AVENA (FISARMONICA), LEONARDO ENRICI BAION (CLARINETTO, SAX), SIMONE CAMPA (CHITARRA BATTENTE, PERCUSSIONI), CHEIKH FALL (KORA, DJEMBE)
SCENE ROBERTO CREA
DISEGNO LUCI VALERIO PERONI
RIDUZIONE E REGIA SILVIO ORLANDO
ASSISTENTE ALLA REGIA MARIA LAURA RONDANINI
DIRETTORE DI SCENA LUIGI FLAMMIA
FONICO GIANROCCO BRUNO
AMMINISTRAZIONE TERESA RIZZO
PRODUZIONE CARDELLINO SRL
CAPODIMONTE – CORTILE DELLA REGGIA (INGRESSO DA PORTA PICCOLA)
4 LUGLIO ORE 21.00
DURATA 1H+15MIN
PRIMA ASSOLUTA
Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo: la convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi. I flussi migratori si innestano su una crisi eco- nomica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime pa- role del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: «Bisogna volersi bene»