FESTA DEI TEATRI SALERNO, CULTURE PER LA SOCIALITÀ

IDEAZIONE SCENICA E REGIA MARCO DELL’ACQUA
LIBERAMENTE ISPIRATO AD ALFONSO GATTO, MARCO CAVALLO
ASSISTENTI ALLA REGIA MARIA PETROSINO, MARIA ROSA VEGLIA, MARCELLO POPOLO
ATTORI TERESA PEPE, GIACOMO D’AGOSTINO, CIRO MOLLO, ENZO PELUSO, ANNAMARIA AVAGLIANO, ANTONIO BALDI, SALVATORE CRISCUOLO, MARZIA BRIGHENTI, DORA ZIRPOLI, MADDALENA PROTO, GENNARO ESPOSITO, MARCELLO SAMMARCO, FATIMA MUTARELLI, SARA BIANCHI, ERNESTO SCELZA
SCENE, LUCI E COSTUMI ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRI DI POPOLO
MUSICHE RUPA RUPA RECORDS, SANT’ANTONIO ROCKERS
EQUIPE DSM ASL SALERNO DOTT. GIULIO CORRIVETTI (DIRETTORE DSM ASL SALERNO), DOTT. ANTONIO ZARRILLO (DIRETTORE UOSM SALERNO), DOTT. GERMANO FIORE (DIRIGENTE RESP. CSM UOSM SALERNO), DOTT. AGOSTINO VIETRI (PSICHIATRA REFERENTE RSA VIA BASTIONI SALERNO)
ASSISTENTI ALLA RIABILITAZIONE MARIA PETROSINO, MARIA ROSA VEGLIA
PRODUZIONE COMPAGNIA STABILE TEATRI DI POPOLO
IN COLLABORAZIONE CON DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE SALERNO

PIAZZA CAVOUR – LUNGOMARE DI SALERNO (SPETTACOLO ITINERANTE) 11 LUGLIO
ORE 17.30 DURATA 1H+5MIN DEBUTTO

“La Poesia è una realtà che accusa il lettore e lo pone di fronte alla sua distrazione…”. (Alfonso Gatto).

Attori, in ascolto del Poeta salernitano che amava i gatti, ci raccontano dalla Piazza “il fatto nuovo”: la Rinascita obbligata, la Rinascita imminente.

Marco Cavallo, opera d’arte vivente e simbolo della libertà sognata e riconquistata, attraversa l’Italia e galoppa fino a Salerno per ricordarci che la libertà o è di tutti e di ognuno oppure non è. Dialogherà amichevolmente con il Signor Mezzogiorno, personaggio nato dalla penna del poeta salernitano Alfonso Gatto, perché la piazza della Città senta e torni quanto prima a riconsiderare la vita per quello che è: poesia. Poesia che ricerca ad ogni costo la compartecipazione dei corpi, la condivisione degli intenti costruttivi, l’inclusione delle diverse individualità.

La Poesia è stanca di essere letta da un leggio, non tollera più di essere sfruttata o declamata con toni effettati fino a divenire disgustosamente noiosa, perlopiù respingente, distante, ridotta a suono stonato tra suoni stonati. Oggi più che mai la Poesia, chiede d’esser vissuta con rigoroso ardore, perché si possa ritornare a goderne pienamente e con sguardo lungimirante. La Poesia, ancora una volta, indicherà all’umanità intera la via per la Rinascita e dove ritrovare la gioia di essere insieme protagonisti liberi dell’eterno Racconto a cui tutti apparteniamo, nessuno escluso.