di Yiannis Ritsos
durata: 1h | Paese: Italia | Lingue: italiana
Teatro Pausilypon08/06/2012, 21:00 – 09/06/2012, 21:00

Regia Pierpaolo Sepe
Produzione Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia
In coproduzione con Fondazione Salerno Contemporanea, Teatro Stabile d’Innovazione

Una pioggia torrenziale di simboli che scaturisce da intermittenze e cortocircuiti della memoria: sono i versi di Yiannis Ritsos, uno dei più grandi poeti greci del ventesimo secolo, che il regista napoletano Pierpaolo Sepe porta in scena nel teatro grande del Parco Archeologico di Pausilypon. Mescolando passato e presente, letteratura e vita, immaginazione e realtà, lo spettacolo proietta il pubblico in una dimensione lirica e sospesa.
«Il tempo si riannoda e si immobilizza in questo testo funambolico – afferma il regista –. Qualcuno torna in una casa, torna, arriva, da ovunque e quell’ovunque è Sparta e quel dove in cui arriva è Argo o Tebe. […] Due sorelle sono rimaste incastrate in quella “casa morta”, popolata di morti, due sorelle in due stanze a ponente. Un corridoio e una scala in caso fosse necessario uscire verso il crepuscolo. Una sorella invisibile non compare mai. […] L’altra incontra colui che arriva, il nunzio mandato dallo zio. L’arrivo del nunzio è l’istante ancora libero – prosegue Sepe – l’attimo che spacca il mondo, che lo sospende nella speranza vana che ciò che non è ancora non sia necessariamente per essere. Il ricordo della felicità passata cristallizzata nei gesti quotidiani della casa e il presagio della morte atroce che la segnerà con lo stigma eterno».
Regista napoletano da sempre attento alla drammaturgia contemporanea, Pierpaolo Sepe propone un teatro con forti finalità politiche e sociali, alla continua ricerca di nuovi linguaggi espressivi. Tra i suoi ultimi spettacoli: Anna Cappelli, Il corsaro nero, Le cinque rose di Jennifer.

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