Villa Pignatelli
16 giugno 2017
ore 19.00
durata 1h e 30min

Stato d’assedio – Jam session
Enzo Salomone legge Mahmoud Darwish
Suoni dal vivo Tommaso Rossi
in collaborazione con Casa della Poesia di Baronissi

Un attore s’impossessa della forza drammatica di Stato d’assedio, il poemetto di Darwish. E si fa accompagnare da un flautista. E verso dopo verso ci conduce in un mondo in cui la Storia è un terremoto che non risparmia nessuno. 

“Stato d’assedio” (Hàlat Hisàr) di Mahmoud Darwish, è un “testo”, come lo ha definito lo stesso autore, elaborato a Ramallah nel gennaio 2002, nelle settimane in cui la città era assediata dalle truppe israeliane del generale Ariel Sharon. Mahmoud Darwish, che a Ramallah viveva, si è trovato perciò nella hàla, ossia nella “condizione” di assediato.
Lo “stato dell’assedio” nei versi di Darwish va al di là della condizione di vita nella quale si trovano le moltitudini concrete di cui il poeta è portavoce, di queste esprimendo sentimenti e pensieri.
Sono oggetto di riflessione: la poesia nel suo farsi, la storia, il “luogo”, ossia lo spazio del pensiero, la forza che è impressa nell’affermazione della propria identità.
Il poemetto di Darwish si può leggere sul rovescio della famosa poesia di Kafavis, Aspettando i barbari. Lì l’assedio è solo immaginario, ma già presente; qui è reale, e perturba ogni immaginazione.

Cantu
I Fratelli Mancuso

Due veri fratelli cantano e suonano tenendo i loro corpi vicini vicini nell’abbraccio. “Cantare – dicono – è provare a dare nome a ciò che nome ancora non ha. Cantare significa scavare, senza sosta, alla ricerca di una lingua universale, cercando in quel suo riverbero sonoro l’alfabeto di una nuova fratellanza”. 

Enzo Mancuso: canto, chitarra classica, saz baglama, ghironda, violino, sipsy
Lorenzo Mancuso: canto, chitarra classica, harmonium, percussioni 

Dopo il riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia in cui è stato assegnato loro il Premio Sound Track Stars per la composizione della colonna sonora nel film “Via Castellana Bandiera”, della regista Emma Dante, i Fratelli Mancuso propongono un concerto che è l’occasione per conoscere approdi ancora inediti della loro ricerca musicale. Una ricerca poetica, un diario intimo, un linguaggio che affida al canto e alla memoria la bussola per navigare nel mare aperto della contemporaneità. Canti di tradizione, musiche che sulla scena teatrale irrompono e si confrontano con le esperienze internazionali più innovative.