drammaturgia di Enrico Groppali
durata: 1h 10m | Paese: Italia | Lingue: italiano
Ex Asilo Filangieri (Cappella) – 04/07/2011, 21:30 – 05/07/2011, 21:30
regia di Paolo Castagna
produzione Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con Compagnia Molière
con la collaborazione di Forum Universale delle Culture 2013
«Pochi sanno – racconta Giancarlo Condé – che Francesco Mastriani, il famoso scrittore napoletano considerato dagli storici della letteratura italiana il più geniale precursore di Émile Zola, che in settant’anni di vita varò oltre novecento titoli tra cui ben centosette romanzi d’appendice di grande successo popolare, oltre ad insegnare lingue straniere nei ritagli di tempo che gli concedeva l’impiego alla dogana, esercitò per un breve periodo la professione di guardiano notturno nei musei della sua città natale». La tradizione vuole che la vocazione letteraria dell’autore dei misteri di Napoli sia, infatti, nata in seguito alle suggestioni provocate in lui dai quadri, osservati attraverso la scarsa illuminazione di cui godevano i musei nelle ore notturne.
Il testo di Homunculus, il Nerone di Napoli racconta la nascita della vocazione letteraria di Mastriani partendo dalla notte in cui questi debutta nel suo nuovo insolito compito di custode: Giancarlo Condé immagina come il romanziere improvvisamente non scorga più né statue né dipinti ma un’immensa carta geografica sulla quale, racchiusa in un circolo segnato a penna da un pennello rosso come il sangue, campeggia la parola “Mannheim”, nota città della Germania. Lo scrittore viene, quindi, posseduto dai fantasmi di due eccentrici personaggi del passato, che lo conducono attraverso una vera e propria trasformazione. La sua imponente statura si riduce a quella di un uomo di modeste dimensioni, tanto che lui stesso assistendo alla propria mutazione, si ribattezza “Homunculus”; una seconda metamorfosi lo porta a riacquistare la sua forma precedente unita ad una sorprendente giovinezza e alla capacità di infami prodezze, tanto da fregiarsi del titolo di “Nerone di Napoli”. Una volta tornato se stesso, Mastriani decide di raccontare la propria esperienza nel libro Il mio cadavere, considerato il primo romanzo giallo scritto in Italia.
Nella regia di Paolo Castagna – allievo del regista polacco Jerzy Grotowski e per dieci anni assistente di Luca Ronconi –, Mastriani, come un medium tra passato e presente, cronaca e storia, realtà e immaginazione, “scriverà” con la voce e coi gesti la storia dei personaggi che lo abitano e ai quali deve la propria vocazione letteraria.