di Jan Fabre Teaching Group
con Annabelle Chambon and Cédric Charron

Sala Assoli

Seguendo la tradizione di Stanislavski, Meyerhold o Grotowski, Jan Fabre ha creato nel corso della sua carriera un insieme di esercizi per preparare i propri performers ad andare in scena. Queste “linee direttive per il performer del ventunesimo secolo” sono diventate la base della sua pedagogia e trovano concretamente eco nelle sue opere.
Questi esercizi hanno come obiettivo il miglioramento strutturale della ricerca del potenziale di interpretazione corporea degli artisti (anche chiamato physiological acting). L’esplorazione del potere evocativo del “corpo nel suo insieme” rappresenta un filo conduttore.
Negli esercizi intitolati “il vecchio”, “la tigre”, “l’insetto” o “carta di riso/fuoco” ciò che conta non è né l’imitazione né l’aspetto psicologico, ma l’esplorazione del potenziale fisico del corpo in trasformazione. A questo proposito, Fabre attribuisce una grande importanza alla respirazione, all’utilizzo di energia esplosiva e alle articolazioni della testa, del tronco e degli arti. Un input importante deriva dalla cinetica degli animali a sangue freddo e caldo.
Da qualche anno Jan Fabre ha formato alcuni dei suoi performers più fidati – Cédric Charron, Annabelle Chambon, Ivana Jozic, Kasper Vandenberghe et Marina Kaptijn – a insegnare queste “linee direttive. In questi workshop, che durano diversi giorni, il corpo del performer diventa uno strumento che esplora e materializza la transizione tra l’azione e l’interpretazione – from act to acting. L’immaginazione e la coscienza corporale si intensificano progressivamente e il performer è sfidato a raggiungere uno stato di trasformazione fisica.

Il laboratorio FROM ACT TO ACTING si tiene dal 7 all’11 giugno 2018 presso la Sala Assoli.