CON MOHAMAD AL RASHI, CORINNE JABER, AMAL OMRAN E ALOIS REINHARDT
REGIA LYDIA ZIEMKE
TESTO WIHAD SULEIMAN
SCENE E COSTUMI CLAIRE SCHIRCK
CO-CREAZIONE PALCOSCENICO E COSTUMI RAFFAËLLE BLOCH
DRAMMATURGIA E TRADUZIONE CHRISTOPHER-FARES KÖHLER
SOUND DESIGN E DIREZIONE TECNICA NILS LAUTERBACH
MUSICA NILS LAUTERBACH & MOHAMAD AL RASHI
DISEGNO LUCI VITO WALTER
LIVE TRANSLATION SANDRA HETZL
PRODUZIONE TAMMO WALTER
DIREZIONE DI TOURNÉE E PALCOSCENICO RANIA SHAHIN
ASSISTENTI HANNES MAAR, ALICE FAUCHER, OMAR HAMSHOU, HAZEM SALEH, ABEER MOHAMED
PRODUZIONE SUITE42
IN COPRODUZIONE CON KUNSTFEST WEIMAR, CAMPANIA TEATRO FESTIVAL – FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL, THEATER AN DER RUHR – MÜLHEIM E TAK THEATER AUFBAU KREUZBERG – BERLINO
CON IL SOSTEGNO DEI FONDS DARSTELLENDE KÜNSTE CON FONDI DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO FEDERALE PER LA CULTURA E I MEDIA (IN GERMANIA) NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA NEUSTART KULTUR

SALA ASSOLI
7 LUGLIO 2023 ORE 21.00
8 LUGLIO 2023 ORE 17.00 E ORE 22.00
DURATA 75 MINUTI
PRIMA ASSOLUTA

Lo spettacolo sarà in arabo e tedesco con sovratitoli in italiano

Nel testo di Wihad Suleiman incontriamo due donne e due uomini nel bel mezzo di una guerra, ridotti alla loro nuda ESISTENZA. Con loro, sperimentiamo cosa significa quando tutto ciò che danno per scontato viene spazzato via davanti ai loro occhi. La pièce è ambientata nel passato, nel presente e nel futuro, dove le persone lottano per comprendere la loro residua ESISTENZA dopo aver perso le persone amate, i loro beni, i loro sogni e la loro libertà, mentre il mondo conosciuto intorno a loro cambia drammaticamente.
La giovane drammaturga Wihad Suleiman ci porta nella mente dei suoi personaggi creando un mix unico di parole che descrivono la percezione diretta della violenza e immagini liriche che esplorano gli effetti a lungo termine della guerra sulla mente dell’individuo – direttamente nella situazione di morte o di uccisione. Accompagna i suoi personaggi in luoghi senza nome e in stati deliranti pieni di rabbia e di dubbio, di speranza e di desiderio. La domanda rimane: cosa significa semplicemente esistere? Suleiman scrive degli eccessi della guerra, come accade ovunque e in qualsiasi momento. Così facendo, trova le parole per l’esperienza di momenti inconcepibili e al limite dell’esistenza che ci permettono di aggrapparci alla vita nonostante tutto.
Il testo è stato creato durante una serie di workshop tenuti presso il Royal Court Theatre di Londra. Wihad Suleiman è nata nel 1988 e si è diplomata all’Istituto Superiore di Arti Drammatiche di Damasco. Nel 2015 ha partecipato ad una residenza di sei mesi presso il Theater an der Ruhr di Mülheim, finanziata dal Goethe Institut. La sua versione di “Medea” è stata presentata in anteprima sul palco principale del Theater Oberhausen nel febbraio 2017.
Lydia Ziemke dirige la prima mondiale dello spettacolo in tedesco e arabo.

GALLERIA FOTOGRAFICA

ph Giusva Cennamo – ag Cubo