adattamento e regia di Daniel Veronese
durata: 1h 35m | Paese: Argentina | Lingue: spagnola con sottotitoli in italiano
Galleria Toledo – 14/06/2012, 22:30 – 15/06/2012, 23:30 – 16/06/2012, 22:00
Da Zio Vanja di Anton Čechov
Produzione Sebastian Blutrach (Buenos Aires) con Ligne Directe/Judith Martin (Paris)
In Espía a una mujer que se mata, adattamento di Zio Vanja, non ci sono né costumi di scena, né altri elementi che ricordano la sospesa atmosfera campestre del testo cechoviano.
Sul palcoscenico troneggia un grande tavolo da pranzo attorno al quale si riuniscono sette personaggi per discutere di temi che riguardano la società, la politica ma anche il teatro: una disputa sull’arte che avviene nell’istante stesso della rappresentazione.
Tuttavia, il parallelo che Veronese istituisce tra il testo del drammaturgo russo e il suo adattamento è focalizzato su aspetti di tipo storico e psicologico: come Vanja dopo aver fomentato la sua piccola rivoluzione, batte in ritirata, lasciando tutto immutato, allo stesso modo l’Argentina, a seguito della grande crisi del 2001, ha esitato dinanzi alla necessità di riforme strutturali per affrontare le conseguenze del collasso economico.
Secondo Veronese, Espía a una mujer que se mata «pone a poco a poco delle domande universali: l’alcol, l’amore per la natura e la ricerca della verità attraverso l’arte. Dio, Stanislavskij e Genet».