TEATRO MERCADANTE
7 NOVEMBRE 2024
ORE
18:00
DURATA 3 ORE E 15 MINUTI

Produzione Teatro Franco Parenti
Su iniziativa e con il patrocinio della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno
In collaborazione con Campania Teatro Festival — Fondazione Campania dei Festival
Si ringrazia il Comune di Nola per la partecipazione al progetto

MODULO PRIMO
L’ERESIA DEL MONDO
Ore 18.00 reading/spettacolo (durata 60 minuti)
IL GRANDE INQUISITORE da “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij letto da Fausto Cabra e Mimosa Campironi, musicista

MODULO SECONDO
IL PROCESSO E IL LIBERO PENSIERO
Ore 19.45 convegno/spettacolo
Il convegno esplora la figura di Giordano Bruno e i cardini del suo pensiero, come l’infinità dell’universo e il rifiuto del dogmatismo religioso, che lo portarono al rogo nel 1600. Partendo dalle sue idee rivoluzionarie, il dibattito si estende alle tematiche della libertà di coscienza e di espressione, evidenziando il valore della ricerca della verità contro ogni forma di autoritarismo e repressione del libero pensiero.

Dibattito/convegno
Intervengono:
Sebastiano Maffettone, Filosofo e Presidente della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno
Michele Ciliberto, Filosofo e Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. È considerato uno dei massimi esperti del pensiero di Giordano Bruno
Carlo Buonauro, Magistrato e Sindaco di Nola
Modera Silvia Mazzini, Direttrice e Docente di Filosofia e Teorie Artistiche all’IDSVA (Institute for doctoral Studies in the Visual Arts, Portland, USA)

Intervallato da Lettura-spettacolo:
da PROCESSO DI GIORDANO BRUNO di Mario Moretti.
Con Fausto Cabra, Mimosa Campironi e Antonio Stoccuto.

ATTO FINALE
IL ROGO AL CONTRARIO
In una specie di rito collettivo ognuno scriverà su un pezzo di carta un frammento di ignoranza a cui vorrebbe rinunciare nel futuro dell’umanità. E in un “falò” collettivo, simbolicamente, tutti insieme, bruceremo l’ignoranza, la chiusura mentale e le storture del mondo.

ERETIKA — IL PROGETTO
αἱρετικός (Airetikos): dal greco “aireo” scegliere, colui che sceglie. L’etimologia ci offre un punto di vista diverso dal tradizionale: l’eretico è colui che ha compiuto una scelta, una scelta divergente. Questa parola ci fiorisce in bocca senza alcuna implicazione morale: non contiene un giudizio su ciò che l’eretico sceglie.
L’eresia come seme fondamentale per costruire il domani. L’eresia come motore di scelte provocatorie contro una realtà incapace di rispondere alle domande dell’uomo e che, da sempre, mette al rogo persone, idee, opere che osano contraddirla. Eresia come strumento di lotta contro la naturale tendenza “normalizzante” del Potere e della “falsa eresia”, che, attraverso innovazioni soltanto apparenti, riafferma di epoca in epoca i propri valori dominanti e combatte l’azione decostruttiva della critica. La mentalità eretica come atteggiamento di rifiuto all’ignoranza dello status quo, con spirito vitale e attivo, animato dalla fiducia in un mondo sensibile al nuovo e al diverso. L’eresia come denuncia alla comodità dell’auto-finzione, all’auto-narrazione rassicurante del reale e alla consolatoria riduzione della complessità. Una giornata sull’eresia, non può che essere una giornata dedicata alle Verità scomode. Oggi tanta ricchezza di questa parola nasce dalla sua emancipazione dal contesto religioso che per così lungo tempo l’ha assorbita: in politica, nell’arte e in generale ovunque vi sia un gruppo omogeneo per credenze o idee, per valori o interessi, ci possono essere eretici, persone che scelgono di portarsi fuori dalla via usata.