progetto coreografico e multimediale

DIREZIONE ARTISTICA ALEXANDRE ROCCOLI
SCRITTURA E REALIZZAZIONE VIDEO VALÉRIE URRÉA
IN COLLABORAZIONE CON OLIVIA CORSINI, COMÉDIENNE CON OLIVIA CORSINI
LUCI SÉVERINE RIÈME
SUONO, COMPOSIZIONE BENOIST BOUVOT
ETNOMUSICOLOGO RUGGERO DI SABATO (ZAMPOGNA)
CONSULENZA DRAMMATURGICA NINO LAISNÉ
PRODUZIONE ESPACE DES ARTS, SCÈNE NATIONALE CHALON-SUR-SAÔNE / A SHORT TERM EFFECT
IN COPRODUZIONE CON BONLIEU SCÈNE NATIONALE ANNECY
CON IL SOSTEGNO DI INSTITUT FRANÇAIS D’ITALIE
LA COMPAGNIA A SHORT TERM EFFECT È SOSTENUTA DA DRAC AUVERGNE-RHÔNE-ALPES, RÉGION AU-VERGNE-RHÔNE-ALPES E VILLE DE LYON

Spettacolo programmato in collaborazione con La Francia in Scena. La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia, è realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e della Fondazione Nuovi Mecenati.

Laboratorio dal 27 giugno al 1 luglio 2109
Napoli
Chiesa Santa Maria Donnaregina Vecchia

Di Grazia prosegue la ricerca attorno agli stati di grazia dei precedenti spettacoli di Alexandre Roccoli e si presenta come un’autopsia che attraversa la storia delle rappresentazioni del corpo femminile nel bacino del Mediterraneo. Dalle prime dissezioni dei Santi visionari fino agli stati di passione delle attrici del cinema italiano del periodo neorealista, si tratterà di approfondire le memorie di un’Italia dai molteplici corpi.
Il lavoro è realizzato attraverso passaggi successivi che si ispirano sia alle rappresentazioni di teatro anatomico che alle passioni immaginarie, dalle Veneri lascive fino alle icone decadute del cinema. La voce e il timbro unico di Olivia Corsini andranno a curare ferite sempre aperte per rendere omaggio a tutte quelle donne che si sono ritrovate allo tesso tempo strumentalizzate e/o sublimate dallo sguardo maschile. Il corpo diventa allora lo strumento di ricerca antropologico, archeologico ma anche medico.
Per Di Grazia, Alexandre Roccoli continua in Italia la ricerca già intrapresa con Weaver quintet sul passaggio dal rito al teatro (dal Tarantismo alla Tarantella) e va a scavare nel solco delle rappresentazioni della donna attraverso la sua storia di emancipazione, la sua condizione sociale, in un’epoca in cui solo la religione poteva rispondere alle sue sofferenze.
Il laboratorio si tiene nella Chiesa Santa Maria Donnaregina Vecchia dal 27 giugno al 1 luglio.