DA JEAN ECHENOZ
ADATTAMENTO DI ANTONIO MARFELLA
CON ANDREA RENZI
E CON IL CORO DI VOCI BIANCHE ALMA CHOIR DIRETTO DA STEFANIA RINALDI
COLLABORAZIONE MUSICALE MASSIMILIANO SACCHI
SPAZIO SCENICO ALLIEVI DEL BIENNIO DI SCENOGRAFIA PER IL TEATRO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
20 giugno 2019 ore 21.00
durata 50 min
Napoli
Teatro Sannazaro
«Il suo ritmo-gara in corsa si modifica costantemente, è fatto tutto di tempi spezzati, sottili cambiamenti di velocità di cui si dolgono amaramente quelli che lo inseguono. Non soltanto, infatti, per loro è quasi impossibile tener dietro senza scoppiare alla falcata breve, scomposta, irregolare e a scatti che Emil Inanella, non soltanto quelle incessanti variazioni di ritmo complicano loro spaventosamente la vita, non soltanto quell’andatura strana e sofferente, combinata con rigidi gesti da automa, li scoraggia perché li inganna, ma oltretutto quell’eterno ciondolare il capo e quel perenne mulinare le braccia dà loro il capogiro». Questa una delle descrizioni del portamento di Emil Zátopek, il fondista cecoslovacco plurivincitore olimpico. Questo il tono della scrittura di Jean Echenoz. Stile scomposto quello di Emil, stile ironico quello di Echenoz. Un respiro da locomotiva umana quello di Emil, un respiro affatto eroico quello di Echenoz. Una ritmica di corsa rapsodica quella di Emil, una ritmica di racconto lineare e leggera quella di Echenoz. Entrambe, però, musica e musicale l’intuizione per tradurre in scena la storia di Emil. Musicalità affidata a voce solista e podista, quella di Renzi, e a voci ancestrali, interiori… bianche. La fatica, la gloria e il tramonto di Emil si convertono all’adattamento narrativo di Antonio Marfella consegnando il “corpo dell’eroe” alla sua più naturale dimensione di corpo d’uomo normale. Un uomo normale a cui, semplicemente, piaceva correre.