(fantasia per camera da musica e da teatro)

con Arianna Calgaro, Ludovica Castellani, Michela Degano,  Marika Tesser, Antonella Zaggia
Burattini Antonella Zaggia
soprano Benedetta Corti
arciliuto e chitarra barocca Elisa La Marca, Giovanni Bellini
luci Alfio Spento
Drammaturgia e realizzazione teatrale Piermario Vescovo – Antonella Zaggia
Percorso musicale ideato da Roberto Festa
Produzione Fondazione Pietà dei Turchini (Napoli), Teatro dell’orso in peata (Venezia) in collaborazione con Teatro a l’Avogaria (Venezia)

Chiesa Santa Caterina da Siena
13 giugno 2017
ore 21.00
durata 1h e 15 min

Il quattrocentocinquantesimo centenario della nascita di Claudio Monteverdi sembra non riguardare Napoli. Questo progetto richiama però il suo nome in rapporto a quello della più famosa e celebrata cantante napoletana del suo tempo, che egli vide e ammirò: Adriana Basile, “la bella Andreana”, sorella di Giambattista Basile, nata nel 1580.

Monteverdi descrive rapito il canto di Adriana, proprio mentre si allontana da Mantova verso un sempre più stabile rapporto con Venezia. Tra queste città i due personaggi si sono conosciuti e persi di vista. Da qui l’idea, o la fantasia ispirata a La Gerusalemme liberata.

«Abbiamo considerato – spiega Piermario Vescovo – Clorinda (e Armida) non solo nella versione originale del Tasso, ma anche nelle ricreazioni dialettali delle tradizioni veneziana e napoletana all’epoca di Monteverdi».

Lo spettacolo – di respiro cameristico – non è una ricostruzione storica ma si pone come una “fantasia”, per piccolo gruppo musicale e ampio organico di “fantocci” manovrati da attrici, pensato per lo spazio della Chiesa di Santa Caterina da Siena.

Clorinda Andreana è, dunque, il racconto di un viaggio più atteso che realizzato, tra la Napoli di Adriana e la Venezia a cui approda Monteverdi. Non da rappresentare nella sua dimensione reale e fisica, ma come sottofondo di voci e attese.