Variazione sul mito n.2
DRAMMATURGIA E REGIA LAURA ANGIULLI
CONTRIBUTI AL TESTO ENZO MOSCATO
CON ALESSANDRA D’ELIA, CATERINA SPADARO
INTERPRETAZIONE IN CANTO MARIA PIA DE VITO
MUSICHE ORIGINALI ENRICO COCCO
INSTALLAZIONE PER LA SCENA NADIA MAGNACCA LUCI/LIGHT DESIGN CESARE ACCETTA
PRODUZIONE IL TEATRO COOP. GALLERIA TOLEDO
DATE 15 GIUGNO (ORE 21.30), 16, 17 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO GALLERIA TOLEDO
DURATA 1H 10MIN
LINGUA ITALIANO
Cassandra è la più bella tra le figlie di Priamo, amata da Apollo e – per non avere corrisposto il suo amore – dotata d’inascoltata capacità profetica. Ed è proprio Cassandra ad essere protagonista di questo nuovo spettacolo di Laura Angiulli. Attraverso testi tratti da Eschilo, Euripide, Licofrone fino a Christa Wolf ed Enzo Moscato, questo lavoro s’affida alla recitazione di Alessandra D’Elia e Caterina Spadaro, in condivisione con la “rappresentazione in canto” di Maria Pia De Vito su musiche scritte da Enrico Cocco. Ne emerge una figura che, secondo le parole della regista, «s’impone sul suo popolo e sugli eventi per lucida capacità d’interpretare i fatti, e valutarne l’esatta entità delle forze contrapposte. Essa si sottrae alla massa dolente dell’ampia schiera al femminile che popola lo scenario offerto dall’ampia famiglia di Priamo e s’afferma con controversa personalità in un ruolo che, a ben vedere, è innanzitutto politico. Cassandra osserva lucidamente, penetra la verità dei suoi giorni, mai ripiegata, più che altro furente, e va incontro allo spietato destino di schiava e vittima mentre Troia consuma tra le fiamme la sua dolente epopea. Cassandra è rievocata attraverso materiali straordinari sottratti a Eschilo e Euripide, ma anche a Licofrone, l’autore che proprio a questa immagine femminile dedicò l’Alessandra “un poemetto di esuberanza barocca, ricca di colori, dal lessico ricco e molteplice, che non esclude l’osceno, il volgare, il linguaggio da trivio, da bordello…”. Non meno significativi e pregnanti gli spunti raccolti dall’opera di Christa Wolf, e dal generoso contributo di Enzo Moscato, voce tra le più dense e toccanti della drammaturgia contemporanea».