regia LISA FERLAZZO NATOLI
durata: 1h 30m | Paese: Italia | Lingue: italiano
Real Albergo dei Poveri16-17-18/06/2010, 22:45

produzione NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
in coproduzione con LACASADARGILLA
in collaborazione con CENTRO R.A.T. – TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DELLA CALABRIA TEATRO ALFONSO RENDANO – TEATRO DI TRADIZIONE
con il sostegno di SABESA S.P.A. VILLA SAN GENNARIELLO PORTO FIORITO S.P.A. AUTORITÀ PORTUALE DI NAPOLI A.N.M. FIART MARE S.P.A. FERROVIE DELLO STATO S.P.A. GAY ODIN S.R.L. CIMITERO PRIVATO DI SANTA MARIA DEL POPOLO

Regista e attrice formatasi con Leo De Berardinis e Luca Ronconi, Lisa Ferlazzo Natoli, su invito del Festival, firma un particolare allestimento dedicato a Napoli di Ascesa e rovina della città di Mahagonny, in cui immagina che la “città senz’anima” di Brecht incontri Napoli e la sua storia architettonica, i suoi sogni e le sue contrad- dizioni urbanistiche. «Due mappe, due storie – spiega la regista – una tutta disegnata, manipolata e teatrale (Mahagonny); l’altra incompiuta, perpetuamente riprogettata e tradita (Napoli). Mentre su un palcoscenico cen- trale scorre la storia brechtiana, tutt’intorno agisce la storia di un impiegatuccio, che passa una notte al Catasto perché deve presentare una relazione sull’architettura e l’urbanistica napoletane. L’impiegatuccio ha un accento veneto, perché – aggiunge la Ferlazzo Natoli – voglio uno sguardo straniero su Napoli, sia per mettere in colli- sione l’estraneità tra Nord e Sud, sia per rimarcare la curiosità che la città indubbiamente suscita». Mahagonny e l’impiegato del Catasto “coabitano”, dunque, mentre su una delle facciate dell’Albergo dei Poveri scorrono le gigantografie di una Napoli imprevista, particolari di monumenti e palazzi o mappe di piani regolatori. Così Mahagonny-Napoli diventa metafora di una relazione impossibile con la città, mentre l’impiegato, non trovando interlocutori cui consegnare la ricerca urbanistica, sarà il simbolo di un altro impossibile rapporto: quello tra la polis e le sue istituzioni politico-amministrative. A completare il progetto, la Ferlazzo Natoli ha anche previsto un’installazione multimediale, racconto per immagini di storie e luoghi della città dimenticati.