DI WILLIAM SHAKESPEARE, EMANUELE D’ERRICO, BENEDETTO SICCA
REGIA BENEDETTO SICCA
ASSISTENTE ALLA REGIA SARA PALMIERI
ATTORI FRANCESCO ARICÒ, MARIALUISA DILETTA BOSSO, CLARA BOCCHINO, EMANUELE D’ERRICO, TERESA RAIANO, DARIO REA, FRANCESCO ROCCASECCA
E CON LA PARTECIPAZIONE DEI RAGAZZI DEL LABORATORIO DI TEATRO DI PUTÉCA CELIDÒNIA NEL VICOLO DELLA CULTURA
SCENE LUIGI FERRIGNO
ASSISTENTE SCENOGRAFA ROSITA VALLEFUOCO
LUCI LUIGI DELLA MONICA
COSTUMI GIUSEPPE AVALLONE
ASSISTENTE COSTUMISTA MARIACARMEN FALANGA
MUSICHE E LIVE SET TOMMY GRIECO
PRODUZIONE TRADIZIONE E TURISMO, PUTÉCA CELIDÒNIA
CAPODIMONTE – CISTERNONE (PORTA MIANO)
11 LUGLIO ORE 21.00 DURATA 1H+40MIN DEBUTTO
SINOSSI
Il pubblico entra ad una festa in cui un gruppo di ragazzi si ritrova a parlare delle proprie vite e del perché si trovano lì in quel momento. Nel divenire dell’azione quei ragazzi mettono in scena i momenti salienti del testo di Romeo e Giulietta di Shakespeare, ma portano anche avanti il loro desiderio di celebrare, attraverso lo spettacolo/festa a cui il pubblico sta assistendo/partecipando, la perdita di un loro amato collega ed amico che ha perso la vita prematuramente.
NOTE DI REGIA
Lo spettacolo si svolge in uno spazio la cui pianta è molto simile a quella tipica del teatro elisabettiano, dove Romeo e Giulietta è stato messo in scena per la prima volta nel 1595. Da allora milioni di persone, per più di quattro secoli, hanno continuato ad immedesimarsi nella vicenda di quei due innamorati separati dalla volontà delle famiglie.
Nella speranza che questo rito si ripeta anche nella nostra versione della tragedia shakesperiana abbiamo cercato di raccontarla con gli strumenti del teatro contemporaneo, con un dialogo schietto ed aperto con il pubblico, mescolando in un’alternanza di fiction e non-fiction, la trama della tragedia con l’ordito delle esperienze realmente vissute dalla compagnia. Proprio come nelle opere di Shakespeare, quindi, anche nel nostro spettacolo i piani della rappresentazione sono vari ed intrecciati tra loro; questa mescolanza attinge a diverse possibili forme di teatro ed è sostenuta in maniera strutturale dalla musica elettronica suonata dal dj/musicista presente in scena.
Il nostro intento è che questo dispositivo permetta agli spettatori/invitati di interrogarsi con noi sui grandi temi che il testo di Shakespeare ci pone: l’edonismo e il nichilismo, l’odio gratuito verso chi è diverso da noi, il valore centrale dell’amicizia come fondante dell’individuo. E soprattutto il confronto con il repentino cambiamento delle nostre emozioni che siamo, quotidianamente, chiamati a fronteggiare.
NOTE DI DRAMMATURGIA
Abbiamo affrontato un ciclo di residenze nell’ambito del “Cantiere Sartoria” del teatro Sannazaro, su Romeo e Giulietta di William Shakespeare, durante le quali abbiamo avuto la possibilità di verificare il lavoro di traduzione e drammaturgia portato avanti da Emanuele D’Errico e Benedetto Sicca; Abbiamo sperimentato – molto liberamente – diverse possibilità di mettere in scena questo grande classico, in maniera che possa continuare a parlare ai nostri contemporanei. Il punto da cui il lavoro è partito è che all’interno del testo ogni festa sfocia in un funerale: la festa in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta sfocia nel funerale di Mercuzio; la festa (mancata) delle nozze tra Giulietta e Paride sfocia nel funerale di Romeo e Giulietta. Il punto a cui siamo arrivati è un lavoro di traduzione del testo originale che si è trasformato in un lavoro di tradimento consapevole e si è mescolato via via con ciò che è emerso come davvero necessario durante la nostra ricerca.