UN PROGETTO A CURA DI MANOVALANZA
CON DOLORES GIANOLI
E CON LA PARTECIPAZIONE IN VIDEO DI ALIOU ABOUBAKARI, ALESSANDRA ALEKSIC, LARA ALI, GIOVANNI CONELLI, NANCY CONTE, PATRIZIA DE SIERVO, CYNTHIA FIUMANÒ, MARCO FOLLIERI, GUGLIELMO GELORMINI, CHICCA IAVARONE, MERSIANA JASARI, MITAT JASARI, NOEMI LAMA, HAOUA LAMINE, LUCY MAE HUMPRIES, SHAKIRA MEHMED, LUCA MELE, CATERINA MODAFFERI, SHARON MUHAREM, GUGLIELMO MUOIO, BRUNELLA PAOLILLO, CARLA PASTORE, DOMENICO PIANTADOSI, ARIELE PONE, CLAIRE POWER, BARBARA SAVARESE, PELLEGRINO TULINO, TOMMASO VITIELLO, IL GATTO SASÀ
REGIA ADRIANA FOLLIERI
DRAMMATURGIA ADRIANA FOLLIERI, FRANCESCO FOLLIERI
DISEGNO LUCI DAVIDE SCOGNAMIGLIO
VIDEO MARIANO SORIA
MUSICHE DAVIDE DELLA MONICA, FRANCESCA DILETTA IAVARONE
REGIA VIDEO E MONTAGGIO PEPPE CHIRICO
FOTO TOMMASO VITIELLO
SUONO FRANCESCO TROISE
COSTUMI CARLA MERONE
SARTO CHEIKH SYLL
ORGANIZZAZIONE VELIA BASSO
ASSISTENTE ALLA REGIA CATERINA MODAFFERI
COMUNICAZIONE SOKAN COMMUNICATION
AMMINISTRAZIONE PRONOS
PRODUZIONE MANOVALANZA
GRAZIE A CHI ROM E… CHI NO, PADRE ERALDO CACCHIONE, CHIARA CALASTRI, CARLA PASTORE, BARBARA PIERRO, SUOR EDOARDA, IL GIARDINO DAI MILLE COLORI

MULTICINEMA MODERNISSIMO
6 DICEMBRE ORE 20.30 PROIEZIONE DOCUMENTARIO
DURATA 60MIN 

Ale che balla sui tetti è una dedica delicatissima a Rosa Parks, all’attivista e alla donna, alla forza elegante e sottile di un corpo-mente con le idee chiare, alle donne invincibili di questo nostro tempo gretto. Una lacrima fa simbolicamente da cornice all’intimo racconto, dolente eppure non privo di splendore. Quanti secondi ci mette una lacrima a staccarsi e a cadere? In quel tempo sospeso si svela il mondo interiore di una donna come tante: lavoratrice e innamorata, pensante e sola, piena di dubbi, donna la cui intera vita passa nel processo di lenta e inesorabile cristallizzazione di quella lacrima.

Racchiusa in un solitario nido che è regno domestico e al tem-po stesso eterna fabbrica di un fare che è cucire, tessere, ricamare, la protagonista si affaccia a spiare il mondo grazie alle parole della radio sua unica compagna, e grazie a una piccola finestrella, spiraglio che le svela i tanti volti dell’assenza e del bisogno, di un mondo bellissimo e invadente che a sua volta si sporge a guardar-la nelle parole e nei gesti, e che sa tornare a lei, come un vomito, in sogno. La lacrima scandisce il tempo e non si disfa. È come lei, tutta intera, donna come una lacrima sospesa che riflette solo ciò che la guarda: una finestrella, spiraglio grazie a cui immaginare un oltre, un fuori, un sopra le cose, un tetto su cui salire per fare l’unica rivoluzione possibile.

«Di guerrieri indifesi / ha bisogno il mondo / di sacra ira / di occhi spalancati».

GALLERIA FOTOGRAFICA

ph Ivan Nocera – ag Cubo