Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici

ph Ivan Nocera – Cubo Creativity Design

A CURA DI CARMEN CACCIOPPOLI

dal 15 giugno al 14 luglio (aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 17.00 – sabato dalle ore 9.00 alle 13.00)
Inaugurazione il 15 giugno alle ore 17.00

Napoli
Complesso Ospedale degli Incurabili

COSTO € 8; PER I POSSESSORI DI UN BIGLIETTO DEL NTFI € 3 (L’INCASSO ANDRÀ DEVOLUTO PER LE OPERE DI RESTAURO A CURA DEL MUSEO DELLE ARTI SANITARIE)

Il titolo rimanda a Napoli Milionaria di De Filippo e alla difficoltà del protagonista di reperire al mercato nero l’unico farmaco in grado di salvare la vita della figlia, introducendo così una storia della cultura medica napoletana sconosciuta ai più. La penicillina fu scoperta casualmente da Fleming nel 1928, ma la produzione farmaceutica era iniziata negli USA nel 1939. In Italia furono
le truppe alleate a introdurla. Eppure a Napoli, 35 anni prima, Vincenzo Tiberio aveva pubblicato sulla rivista “Annali d’igiene sperimentale” i risultati della sua ricerca: “Sugli estratti di alcune muffe”. Grazie alle osservazioni compiute nel pozzo della casa dei suoi zii ad Arzano, scoprì che le muffe presenti nel pozzo proteggevano i membri della sua famiglia dalle affezioni gastro-intestinali: quando il pozzo veniva pulito si ammalavano. Tiberio completò l’intero ciclo sperimentale, raggiungendo il traguardo che nemmeno Fleming raggiunse nel 1930, ovvero la sintesi del farmaco. Di lì a poco vinse il concorso come Ufficiale medico della Regia Marina e abbandonò la carriera universitaria. Fleming fu insignito del premio Nobel per la medicina nel 1945, le ricerche di Tiberio scivolarono invece nell’oblio. Il mondo scientifico ufficiale ha sempre ignorato questo primato napoletano ampiamente rappresentato in questo percorso espositivo.