DI SARAH KANE
IN FORMA DI SINFONIA PER VOCE SOLA
DI ENRICO FRATTAROLI
CON MARIATERESA PASCALE, PATRIZIA POLIA (SOPRANO), DIEGO PROCOLI (PIANOFORTE)
MUSICHE DA GUSTAV MAHLER E P. J. HARVEY
ELABORAZIONI MUSICALI, VIDEO, SCENA E REGIA ENRICO FRATTAROLI
PRODUZIONE FRATTAROLI-PASCALE
IN COLLABORAZIONE CON FLORIAN METATEATRO – CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
CON IL SOSTEGNO DI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ANDRIA CASTEL DEI MONDI
22 giugno 2019 ore 21.00
23 giugno 2019 ore 19.00
durata 1 ora e 20 min
Napoli
Teatro Sannazaro
Sinfonia per voce sola è una messa in concerto dell’ultimo testo di Sarah Kane: la musica dei suoi versi in risonanza con musiche di Gustav Mahler e P. J. Harvey. In scena, protagonista è la poesia stessa, variegata nelle forme liriche, narrative, dialogiche, grafiche della sua scrittura, testualmente e scenicamente affidata alla voce sola di Mariateresa Pascale. «Scriverlo mi ha uccisa» annota Sarah Kane sul biglietto allegato alla copia di 4.48 Psychosis lasciata a Mal Kenyon, la sua agente letteraria, il giorno del suo suicidio. Il suo ultimo dramma, perfezionato fino all’ultimo istante della sua vita, è anche il suo testamento poetico.
«Addio! Addio!» scrive Mahler sui pentagrammi vuoti delle pagine manoscritte dell’Adagissimo. Ventisette misure i cui pianissimo conducono la Nona Sinfonia alle soglie del silenzio e che qui si intonano con le parti più liriche del poema, mentre Rid of me, To bring you my love, The slow drug, le composizioni di P. J. Harvey – coeve alla scrittura drammaturgica di Sarah Kane e dal sapore decisamente rock – ne sostengono le invettive più aspre e graffianti.
Una distanza che non ha escluso simmetriche intersezioni, contaminazioni, convergenze.
Le parti dialogiche del poema – le cui voci rinviano, implicitamente, alla stessa Kane e al suo psichiatra – hanno, paradossalmente, valore di tacet. Sono momenti in cui l’opera si sospende ed il regista si rivolge, letteralmente, all’attrice, che al regista risponde. Ed è proprio per il loro valore di pausa, di silenzio che sono parte dell’opera teatrale, del concerto, della poesia, come bianchi di scena.