Toccherà a due grandi protagonisti della cultura napoletana e italiana, Aldo Masullo e Mario Martone, il compito di inaugurare alle 19 la giornata di oggi, martedì 25 giugno, la diciottesima del Napoli Teatro Festival 2019. Con loro, la rassegna SE festeggia nella sede della Fondazione Made in Cloister, in piazza Enrico de Nicola, il poeta Rino Mele nell’ambito della sezione Letteratura, a cura di Silvio Perrella. Ad arricchire il Finale, l’incontro musicale tra il sassofono di Antonio Raia e le sonorità elettroniche di Renato Fiorito. Contemporaneamente, al Teatro Nuovo, Andante porta sul palco quattro danzatori che volteggiano sulle note della musica dal vivo, immersi in nuvole di fumi e profumi.
Un’ora e mezza prima, alle 17,30 apre a Palazzo Fondi l’allestimento Raffaello Eroico Quel che è stato, è, sarà, una selezione delle opere che il pittore ha creato fra il 2011 e il 2019.
Alle 21 nell’incantevole palcoscenico naturale del Castello aragonese di Baia va in scena la prima fase dell’installazione teatrale Terra, spettacolo scritto e diretto da Pako Ioffredo che farà rivivere il Rione Terra, antica rocca puteolana chiusa da quasi cinquant’anni a seguito dello sgombero del 1970, riavvolgendo il nastro della storia.
Alla stessa ora, altri due spettacoli in una manciata di passi, ancora ai Quartieri Spagnoli. Sul palco della Sala Assoli, il Ntfi continua ad esplorare il mondo arabo: il regista di origini marocchine Mohamed El Khatib porta a Napoli in prima nazionale Finir en beauté, rivelazione al Festival di Avignone del 2015. Il testo ricostruisce attraverso interviste, email, sms, documenti amministrativi e altre fonti reali il racconto di un lutto: la morte di sua madre.
Ancora alle 21, pochi passi più su, alla Galleria Toledo, debutta Il maestro più alto del mondo – Morte di un matto, monologo di teatro civile che ripercorre la storia vera, tragica e oscura di Franco Mastrogiovanni, morto nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania dopo un Tso.
Alle 22,30 la rassegna Drammaturgia per il cinema, inserita nel programma del Dopofestival, propone al Giardino Romantico di Palazzo Reale Un tram che si chiama desiderio, di Elia Kazan, basato sull’omonimo dramma scritto nel 1947 da Tennessee Williams.