Si avvia al termine la sessione estiva del Campania Teatro Festival. Giovedì 8 luglio si prosegue con gli appuntamenti al Bosco. Si inizia alle 17.00 al Teatrino del Belvedere-Pagliarone con la lezione di Yogacanto, a cura di Roberta Rossi, tre ore per scoprire le possibilità espressive di un corpo. Alle 18.00, dal Belvedere parte la Visita guidata al bosco a piedi, per scoprire i viali e gli edifici storici del Real Bosco. Alle 19.00 per il ciclo Incontri del Festival, al Giardino dei Principi è previsto Mappe dell’amore: scrivere la diaspora, realizzato in collaborazione con il Centro Studi sull’Africa Contemporanea UNIOR e l’Archivio Memorie Migranti AMM. La scrittrice Cristina Ali Farah che da sempre ha esplorato i cammini della diaspora e delle multiple appartenenze, mostrando un’idea di identità aperta, incontra l’autrice di romanzi Livia Apa, docente di traduzione e lingua portoghese e specialista di letterature africane dei paesi di lingua portoghese.
In prima assoluta al Cisternone, cinque repliche da 35 minuti (ore 19.30; 20.15; 21; 22) di Metamorfosi di forme mutate della compagnia veneta Teatro del Lemming, di cui firma drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro, anche interprete accanto ad Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio. Cinque persone a replica potranno vivere un’immersione radicale, intima e personale, nello spazio del rito, del mito e del ricordo. In questo lavoro Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano nelle tante metamorfosi attraversate dagli uomini, in un continuo movimento fra morte e rinascita.
Per la sezione Osservatorio, alle 22.30 al Giardino Paesaggistico di Porta Miano, debutta Gemito – L’arte d’’o pazzo, scritto e diretto da Antimo Casertano, sul palco insieme a Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Giordano Zangaro. In scena la vita di uno degli artisti napoletani più dimenticati di sempre, Vincenzo Gemito, la cui ossessione per il vero lo condusse verso una reclusione in manicomio e ad una volontaria, di oltre venti anni, in casa. Ridando luce a questa complessa figura di artista e di uomo si cerca di esplorare gli aspetti più intimi che riguardano l’essere umano in generale.