Il Napoli Teatro Festival Italia apre l’edizione 2019 con un omaggio al grande regista lituano Eimuntas Nekrosius, recentemente scomparso — artista da sempre legato a Napoli e al Festival. Si parte l’8 giugno ore 17 con l’inaugurazione della mostra Il Meno Fortas di Eimuntas Nekrosius, a cura di Marius Nekrosius e Nadežda Gultiajeva (aperta fino al 14 luglio); sempre l’8 giugno ore 21 al Teatro Politeama, va in scena lo spettacolo Zinc (Zn), allestimento del regista lituano ispirato ai romanzi del premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksievič (replica il 9 giugno ore 19). La mostra e lo spettacolo saranno preceduti il 7 giugno ore 20.30 dalla proiezione del documentario Eimuntas Nekrosius: Pushing the Horizon Further, prevista al Teatro Politeama.
Un legame molto forte quello di Nekrosius con l’Italia, dove ha ricevuto ben quattro premi Ubu (il primo nel ’96). Per celebrarne la figura, Marius Nekrošius e Nadežda Gultiajeva presentano al Festival una mostra di fotografie, bozzetti, appunti e oggetti di scena dei suoi memorabili spettacoli, nati nel teatro da lui fondato, aprendo uno scorcio unico sull’universo teatrale del grande regista. Situato nei locali di un’ex stamperia nel centro storico di Vilnius, il Meno Fortas è il luogo in cui Nekrošius ha creato la maggior parte dei suoi spettacoli negli ultimi due decenni.
Il grande maestro lituano, nell’edizioni 2017 e 2018 del NTFI, ha condotto a Napoli il progetto laboratoriale Theatre Bridges: al centro della prima sessione di studi, i testi della scrittrice e giornalista Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl, Ragazzi di Zinco e Tempo di seconda mano, La vita in Russia dopo il crollo del comunismo. Nel solco di questo lavoro, si situa la scelta di portare al NTFI 2019, Zinc (Zn), spettacolo che ha debuttato a Vilnius nel novembre del 2017, nel teatro dove Nekrosius ha iniziato la sua carriera. Il lavoro, ispirato ai romanzi della Aleksievič, traccia la storia degli ultimi decenni del ‘900 attraverso il racconto della guerra combattuta dall’URSS in Afghanistan e dell’esplosione dei reattori a Černobyl’.
Il lungometraggio, presentato come anteprima del Festival, è il ritratto della personalità umana del leggendario regista ed è basato sulle prove dello spettacolo Boris Godunov da Alexander Pushkin, performance diretta da Nekrosius nel 2015 al Lithuanian National Drama Theatre, presentata nel film come intervista con l’artista nel suo ruolo di direttore artistico al Teatro Olimpico di Vicenza, dove per tre anni ha diretto il Ciclo dei Classici all’Olimpico di Vicenza.Nekrosius scomparso nel novembre scorso a Vilnius, stava lavorando all’Edipo a Colono per il Napoli Teatro Festival Italia, allestimento poi affidato al regista lettore Rimas Tuminas, direttore artistico del teatro Vakhtangov di Mosca. Il rapporto tra Napoli e i paesi dell’ex Unione Sovietica passa attraverso la Grecia, come luogo generatore di miti capaci di raccontare storie di potere e sopraffazione tipiche di ogni epoca. L’Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di Sofocle e diretto da Rimas Tuminas, andrà in scena al Teatro Grande di Pompei dal 27 al 29 giugno, nell’ambito di Pompeii Theatrum Mundi, organizzato dal Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale diretto Da Luca De Fusco, e inserito tra i progetti speciali del NTFI 2019.