Anteprima del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio

IN STREAMING IL 26 MARZO ORE 20 

Il Campania Teatro Festival apre con un’anteprima di prestigio, un concerto in cui il Maestro Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini nella Sinfonia spagnola che Saverio Mercadante compose per “I due Figaro” e nella Sinfonia n.9 in do maggiore D 944 di Franz Schubert, nota anche come “La Grande”.
Due composizioni con una storia comune. Il manoscritto de “I due Figaro, prosecuzione delle Nozze mozartiane e del Barbiere di Rossini, fu scoperto a Madrid nel 2009 dallo studioso torinese Paolo Cascio. L’opera, un melodramma buffo, composta nel 1826 su libretto di Felice Romani, incorse nel rigore della censura e venne rappresentata soltanto nel 1835 nella stessa capitale spagnola. Anche “La Grande” di Schubert, composta tra il 1825 e il 1826, ebbe un’esecuzione pubblica molti anni dopo. Fu Robert Schumann a scoprirla tra le carte dell’autore e Felix Mendelsshon il primo a dirigerla al Gewandhaus di Lipsia il 21 marzo 1839. Un’altra partitura “ritrovata”, quindi.
Per una creazione di grandi ambizioni che rappresenta un ponte verso il sinfonismo tardo Romantico.
Il concerto del Campania Teatro Festival, registrato al Mercadante il 19 marzo, seconda tappa di una tournée in streaming organizzata da Ravenna Festival che dopo Napoli toccherà anche Palermo, sarà disponibile dal 26 marzo su:

live.campaniateatrofestival.it
cultura.regione.campania.it 
ansa.it 
ravennafestival.live

per gentile concessione di riccardomutimusic.com.

Per maggiori informazioni sul Maestro Riccardo Muti visita il sito ufficiale www.riccardomutimusic.com

Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme a una forte identità nazionale, la propria inclinazione a una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l’opportunità di trovare una propria collocazione nelle migliori orchestre.
In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Lugano, Muscat, Manama, Abu Dhabi, Buenos Aires e Tokyo.
Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano e di cui la Cherubini è stata protagonista in qualità di orchestra residente.
A Salisburgo, poi, l’Orchestra è tornata nel 2015, debuttando – unica formazione italiana invitata – al più prestigioso Festival estivo, con Ernani: a dirigerla sempre Riccardo Muti, che l’aveva guidata anche nel memorabile concerto tenuto alla Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, nel 2008, pochi mesi prima che alla Cherubini venisse assegnato l’autorevole Premio Abbiati quale miglior iniziativa musicale per “i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all’estero”.
All’intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, John Axelrod, Rudolf Barshai, Michele Campanella, James Conlon, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Kevin Farrell, Patrick Fournillier, Valery Gergiev, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Alexander Lonquich, Wayne Marshall, Kurt Masur, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Donato Renzetti, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov, Alexander Toradze e Pinchas Zukerman.
Impegnativi e di indiscutibile rilievo i progetti delle “trilogie”, che al Ravenna Festival l’hanno vista protagonista, sotto la direzione di Nicola Paszkowski, delle celebrazioni per il bicentenario verdiano in occasione del quale l’Orchestra è stata chiamata ad eseguire ben sei opere al Teatro Alighieri. Nel 2012, nel giro di tre sole giornate, Rigoletto, Trovatore e Traviata; nel 2013, sempre l’una dopo l’altra a stretto confronto, le opere “shakespeariane” di Verdi: Macbeth, Otello e Falstaff. Per la Trilogia d’autunno 2017, la Cherubini, diretta da Vladimir Ovodok, ha interpretato Cavalleria rusticana, Pagliacci e Tosca; nel 2018, si è misurata con una nuova straordinaria avventura verdiana, guidata da Alessandro Benigni per Nabucco, Hossein Pishkar per Rigoletto e Nicola Paszkowski per Otello; e di nuovo, nel 2019, con capolavori quali Carmen, Aida e Norma. Negli ultimi anni il repertorio operistico viene affrontato regolarmente dall’Orchestra anche nelle coproduzioni che vedono il Teatro Alighieri di Ravenna al fianco di altri importanti teatri italiani di tradizione. Dal 2015 al 2017 la Cherubini ha partecipato inoltre al Festival di Spoleto, sotto la direzione di James Conlon, eseguendo l’intera trilogia “Mozart-Da Ponte”. Il legame con Riccardo Muti l’ha portata a prender parte all’Italian Opera Academy per giovani direttori e maestri collaboratori, che il Maestro ha fondato e intrapreso nel 2015: se in quel primo anno la Cherubini ha avuto l’occasione di misurarsi con Falstaff, gli anni successivi l’attenzione si è concentrata su Traviata, Aida, Macbeth e sulle Nozze di Figaro.
Al Ravenna Festival, dove ogni anno si rinnova l’intensa esperienza della residenza estiva, la Cherubini è regolarmente protagonista di nuove produzioni e di concerti, nonché, dal 2010, del progetto “Le vie dell’amicizia” che l’ha vista esibirsi, tra le altre mete, a Nairobi, Redipuglia, Tokyo, Teheran, Kiev, Atene, e nel 2020 a Paestum sempre diretta da Riccardo Muti.

direttore musicale e artistico
Riccardo Muti

segretario artistico Carla Delfrate
management orchestra Antonio De Rosa
segretario generale Marcello Natali
coordinatore delle attività orchestrali Leandro Nannini

La gestione dell’Orchestra è affidata alla Fondazione Cherubini costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e da Ravenna Manifestazioni. L’attività dell’Orchestra è resa possibile grazie al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo.

www.orchestracherubini.it

 Si ringraziano Costanza Bonelli e Claudio Ottolini per la donazione all’orchestra in memoria di Liliana Biolzi.

Violini primi
Valentina Benfenati**, Carolina Caprioli, Mattia Osini, Beatrice Petrozziello, Sofia Cipriani, Emanuela Colagrossi, Daniele Fanfoni, Francesco Ferrati, Tommaso Santini, Ilaria Angela Daga, Agnese Maria Balestracci, Elena Sofia De Vita

Violini secondi
Alice Bianca Sodi*, Elena Nunziante, Elisa Scanziani, Federica Castiglione, Giulia Zoppelli, Maria Cristina Pellicanò, Irene Barbieri, Valeria Francia, Elisa Catto, Gabriella Marchese

Viole
Francesco Zecchi*, Davide Mosca, Sergio Lambroni, Francesco Paolo Morello, Diego Romani, Novella Bianchi, Alessandra Di Pasquale, Tommaso Morano

Violoncelli
Alessandro Brutti*, Matteo Bodini, Maria Giulia Lanati, Lucia Sacerdoni, Valentina Cangero, Giovannella Berardengo

Contrabbassi
Giacomo Vacatello*, Francesco Sanarico, Leonardo Cafasso, Claudio Cavallin, Leonardo Bozzi

Flauti
Chiara Picchi*, Viola Brambilla

Oboi
Linda Sarcuni*, Luca Di Manso

Clarinetti
Fabrizio Fadda*, Giona Pasquetto

Fagotti
Leonardo Latona*, Andrea Pianetti

Corni
Paolo Reda*, Gianpaolo Del Grosso, Federico Fantozzi, Giovanni Mainenti

Trombe
Pietro Sciutto*, Matteo Novello

Tromboni
Andrea Andreoli*, Antonio Sabetta, Cosimo Iacoviello

Timpani
Simone Di Tullio*

** spalla *prima parte

Si ringraziano Costanza Bonelli e Claudio Ottolini per la donazione all’orchestra in memoria di Liliana Biolzi

©Silvia Lelli

©Todd Rosenberg 2017