a project by Ettore De Lorenzo
produced by Associazione VisiOnAir
Piazza Dante, Piazza Bellini, Portalba, Cortile dell’Accademia delle Belle Arti
June 8 and 9
The Strit Festival has always been identified with the loud noises of celebrations and party; but for this tenth edition, the main theme will be silence. An unusual silence, for the Festival but also for the city, that as we all know is among the loudest in the world.
The event will feature 20 shows each day, all spread out on the different venues and locations chosen (squares, streets, yards etc.) and during different time periods, that will be represented more than once during the Festival. Mimes, spotlights, one-man-bands will occupy the path that goes from piazza del Gesù square to piazza San Domenico Maggiore. The shows featured belong to different levels: from international, to the more “exquisitely” local performances.
PROGRAMMA ARTISTI DI STRADA
LOCATION: Piazza S. Domenico
DURATA 45’
“Due avventurieri in viaggio tra sogno e realtà su uno strano barcone, tenuto
insieme da un filo d’acciaio teso passioni, ribellione, tempesta, squali in agguato. Funambolismo nella sua forma teatrale. Naufraghi per scelta è uno spettacolo di teatro/circo dove tecnica circense e suggestione teatrale creano un mondo onirico coinvolgente adatto per un pubblico di tutte le età. Dalla vita quotidiana con pulizie, colazione e le varie mansioni sulla barca fino al ballo di Tango, tutto si svolge sul Filo d’Acciaio.
LOCATION: Piazza Del Gesù
DURATA 35′
Siamo una cosa divertente. Però aspè, divertente ma anche contemporanea. Però non quel contemporaneo che ti pensi tu, un contemporaneo divertente. Immagina di poter mettere assieme la fisicità di un acrobata l’incanto di una, rou cyr, un bell’ accompagnamento musicale (rigorosamente dal vivo eh!) e il fascino senza tempo del mettere in scena l’impossibile.
Questo è lo spirito della nostra compagnia; però come, più o meno, diceva Frank Zappa “parlare di arte è come ballare di architettura”.
LOCATION: Piazza S. Domenico
DURATA 25’
Rodolfo Caggiano, in arte Rudinì nasce a Napoli. Il suo Clown infatti anche se innocente ed immaturo, deve dare conto alla Napoletanità della sua Città, tra scippi, scugnizzi, furti di attrezzi e problemi con la polizia.
LOCATION: Piazza S. Domenico
DURATA 25’
Quel che motiva il performer è come il volo della falena un danzare morbido e frenetico ma con una direzione chiara. La stessa direzione che attira lo sguardo del passante e il tutto si stacca dal tempo In una inesprimibile complicità tra il dentro ed il fuori dello spazio scenico.
Attraverso il volontario abbandono al fascino mistico dovuto alla presenza del fuoco,
consapevolmente asciutto di qualsiasi innecessaria aggiunta, lo scorrere della
performance è un unico filo che scorre dalla prima all’ultima nota, attraversando
silenzi, simbologie respirate e spirali di fumo.”
LOCATION: Via Benedetto Croce
DURATA 40′
La nuova produzione della compagnia trae la sua ispirazione dalla bellezza dei fiori.Uno spettacolo itinerante di grande impatto poetico-emozionale. Un costruttore d’incanto con il suo magico innaffiatoio, diventa giardiniere, accompagnato da fiori giganti indossati da trampolieri e magici personaggi porta con se musica e profumi. Lo spettacolo oltre che visivo diventa olfattivo. La semina , la fioritura, la composizione floreale diventano il motivo che scatena i 5 personaggi in una serie di coreografie e interazioni con il pubblico, che abbandonandosi all’atmosfera sognante si lascia condurre in un mondo fantastico fatto di poesia, profumi,amore
LOCATION: Via Benedetto Croce
DURATA 40′
Suntar e l’Elefante è uno spettacolo itinerante su trampoli, unione tra teatro di strada, danza indiana e teatro di figura. Si articola in 3 momenti:
– Saluto: la principessa ringrazia e chiede la benedizione della divinità, del maestro, del pubblico
– Parata: camminando nelle strade la principessa incontra persone, danza con loro, li accoglie nel suo mondo
– Lancio dei fiori: dedicato a tutto il pubblico o regalati ad una persona particolare
Lo spettacolo è accompagnato da musica.
LOCATION: Via Benedetto Croce
DURATA 40′
Lo spettacolo racconta, in chiave comica, i problemi con le autorità che gli artisti di strada affrontano quando si esibiscono in strada. Pulcinella nel mentre si appresta, come sua abitudine per sbarcare il lunario con uno spettacolino da strada, si ritrova ad essere ostacolato da un certo “Gaetano Cannavacciuolo” rappresentante della legge. Quindi lo spettacolo altro non e’, che la diatriba che si instaura tra pulcinella e la “legge”, con tutti i riferimenti alle leggi, al suolo pubblico, all’ostruzione da parte dei commercianti, alle autorizzazioni, ai permessi, alla chiesa, e a tutti i poteri governativi e non, nonche’ i vari “abusi di potere”, denunciandone tutte le contraddizioni. Alla fine, pulcinella viene imprigionato, ma riesce a tornare libero pagando una cauzione che gli viene data dal pubblico, unico e vero protagonista, nonchè colui che ha (dovrebbe avere) l’autorita’ per decidere lo svolgimento dell’arte di strada.
LOCATION: Piazza Del Gesù
DURATA 50′
Uno spettacolo corale, basato sulla fusione di diversi linguaggi scenici: teatro di strada, danza, nuovo circo e visul art. Una piccola sinfonia visiva creata come una site specific performance e messa in scena a partire dalle suggestioni, dai limiti e dalle possibilità del teatro viaggiante costruito su un autobus a due piani: il Bus Theater, immaginato e concepito come un gigantesco strumento da “suonare” insieme. C’è un grande teatro a motore, un viaggiatore e una partenza. La storia di un viaggio, reale ed onirico, fatto di passeggeri e mondi (im)possibili. C’è il desiderio di sfidare la libertà e il limite che ogni viaggio sottende, insieme al pubblico incontrato lungo la strada e per strada. Un racconto ironico leggero e visionario.
LOCATION: Piazza Del Gesù
DURATA 40′
Uno spettacolo di circo e teatro di strada energetico e dinamico che unisce il mondo terreno a quello dell’aria, il tutto mixato con una vena poetica e a tratti umoristica. Una elegante acrobata e un eccentrico giocoliere vi stupiranno e lasceranno senza fiato! Dall’equilibrismo su scala libera alle contorsioni in aria a diversi metri di altezza, verrete trasportati in un mondo dove terra e aria si fondono creando un’atmosfera di divertimento e suspense.
LOCATION: Piazza Del Gesù
DURATA 25′
Baron Samedi è l’artista che porta in scena il suo spettacolo delle fiamme, ma il suo fuoco non è l’unica cosa a bruciare. Brigitte è la serva di scena, perdutamente innamorata del suo mastro, al punto che non riuscirà a trattenersi e cercherà di sedurlo in tutti i modi, finendo addirittura per invadere la scena e rovinare il grande spettacolo. “Amore Flambè” è uno spettacolo di Teatro di strada e giocoleria con il fuoco, in cui, tramite una attenta ricerca musicale e scenica, lo spettatore viene trasportato in un’ambientazione romantica e allo stesso tempo divertente. Movimento, energia e coinvolgimento rendono questo spettacolo unico nel suo genere.
LOCATION: Piazza Del Gesù/ p.zza S. Domenico Maggiore
DURATA 20′
Una performance di danza contemporanea e musica elettronica che prova a ridare dignità al rumore di fondo con il movimento nel “”momento””. Un lavoro di ricerca ispirato dalla famosa composizione di John Cage, del 1952, intitolata 4’:33”. Il silenzio “cagiano” è qui, quello del paesaggio sonoro e dei rumori esterni circostanti catturati nel momento dell’azione. Il suono è modificato mediante elaborazione numerica del segnale con un sistema dinamico e interattivo tra suono, corpo e movimento. I performer e il suono diventano parte di un unico processo creativo in bilico tra live-performance e installazione.
L’artista che dipinge i corpi creerà una vera e propria opera umana vestendo di silenzio una modella scelta per l’evento e colorando di silenzi i volti dei bambini del festival.
Il maestro di origami Francesco Cirillo costruirà con i bambini (e non solo) tante creazioni originali ispirate al tema del silenzio, regalandole ai visitatori e al pubblico del festival.
LABORATORI
Laboratorio – Presenze in strada 9 giugno 2018
Associazione Maestri di Strada Onlus – Associazione Trerrote presentano: Un laboratorio di creazione di maschere e figure del possibile. La quotidianità può divenire una alternarsi di personaggi, relazioni, incontri e scontri sempre uguali a se stessi, copioni di vita che sembrano immutabili , lo spazio e il tempo della rassegnazione o della ripetizione. Cosa accadrebbe se le nostre vite, la quotidianità potessero arricchirsi di nuove figure di un popolo direttamente sbarcato da un altro mondo, dal mondo dell’immaginazione, nuove presenze, nuove relazioni, nuovi amori potrebbero sbocciare, nuovi modi di stare insieme, nuove storie comuni. Adolescenti delle Periferia, e Studenti universitari della facoltà di Scienze dell’Educazione e di Psicologia, insieme , daranno vita ai nuove forme di vita possibili, praticabili, rappresentabili. Un laboratorio per far nascere , nuove forme di cura, di amicizia e di relazione.
Associazione Agenzia Arcipelago Onlus – ll laboratorio è gratuito e dura 45 minuti.
Un laboratorio sull’uso e il consumo consapevole di fiabe artistiche, scritte e narrate a cura di Giuseppe Errico, psicologo. Laboratorio di costruzione di oggetti fatati per fiabe strampalate rivolto a minori di età compresa tra i 6 e i 9 anni e loro genitori. Tecniche Rodariane e di narrazione creativa. Per partecipare occorre inviare via mail a agenziarcipelago@gmail.com – entro le ore 20,00 del 18 maggio 2018 – con oggetto “laboratorio fiabe”
Liberamente ispirato a “il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain condotto da: Costantino Raimondi e Sergio Longobardi Costantino Raimondi.
ll laboratorio è gratuito e nella convocazione indicheremo il luogo
Costantino Raimondi dirige dal 1996 laboratori in Francia, Italia, Bulgaria. Svolge anche attività di coaching e drammaturgia corporea. “Utilizzando il corpo – lingua, si ha la possibilità di esplorare linguaggi universali, attraverso le tecniche di Etienne Decroux, Marcel Marceau e la scrittura di scena di Antonin Artaud. Lavoro basato sull’ascolto, elemento fondamentale per la nascita di un ‘Laboratorio’ dove attraverso il risveglio corporeo, il lavoro della voce e l’improvvisazione si creano forme poetiche. ‘Rendere visibile l’invisibile’ (Marcel Marceau) è agire socialmente, affinché i linguaggi meta – teatrali possano dare ai corsisti la possibilità di esprimere universi emozionali elaborati anche dal quotidiano. Laboratorio sul corpo, mezzo per esprimere se stessi, attraverso il gioco, la danza, il mimo, per conoscere il clown che ci abita.” Costantino Raimondi
Sergio Longobardi è un attore, drammaturgo ,regista e clown da circa 30 anni in attività in Italia e in Francia .La sua attività pedagogica per questo laboratorio ha come punto di partenza l’esperienza di 7 anni di attore di strada con il suo “Uomombra” infatti Sergio si è auto formato ed è pian piano diventato un attore poi un drammaturgo e un regista. Ama definirsi: “Un teatro che cammina”.
PROGRAMMA POESIA – LETTERATURA
Durata: 2h/2h 15 min. – Fascia oraria: 21.45 – 00.00
Il Poetry Slam è una gara di poesia performativa, un contest durante il quale il poeta presenta e legge al pubblico i propri testi potendo utilizzare, oltre alla voce, il corpo, costumi ed oggetti di scena. La competizione si suddivide in due fasi, per un totale di tre turni: la prima, formata da due turni complementari, che vede in lizza tutti i 10 partecipanti; la seconda, secca, alla quale accedono solo i 5 migliori classificati della prima fase. Ogni poeta ha a disposizione 3 minuti a turno per performare una o più poesie, votate con un punteggio da 1 a 10 da una giuria popolare (che cambia ogni round) formata da 5 persone scelte a campione tra il pubblico. Sono previsti premi per i primi tre classificati ed un open mic finale, uno spazio durante il quale gli spettatori iscrittisi nel corso della serata possono salire sul palco e declamare una propria composizione. Le performances saranno accompagnate dai disegni in tempo reale dell’artista Mala, proiettati sullo sfondo alle spalle dei poeti.
Durata: Variabile (generalmente 20/30 min)
Letture di poesie, aforismi o brevi passi in prosa in italiano e in lingue straniere con traduzione, per un format frizzante (i performers si alternano continuamente) che unisce alla lettura performativa dei testi, alcuni dei quali con accompagnamento musicale, una cornice di scambio interculturale e, di volta in volta, brevi focus sugli autori scelti. (Per il momento: italiano, latino, francese, spagnolo, portoghese, rumeno, inglese, tedesco)
Durata: 15/20 min – Fascia Oraria: Prima serata (19/19.30)
“Voci Confinanti” è un progetto nato dalla collaborazione dei quattro poeti campani Maria Pia Dell’Omo, Antonio Di Lorenzo, Milena Di Rubbo e Alfredo Martinelli. Accompagnati dalla chitarra di Martinelli, il gruppo traduce i propri testi in varie lingue straniere, con una predilezione per la famiglia romanza (compreso il capostipite latino!), e li performa accompagnandoli e fondendoli con gli originali italiani, alla ricerca del valore espressivo e della potenza immaginifica della parola, percepibile anche se estranea alla propria lingua madre.
A cura di Edoardo Sant’Elia. Durata: 1h Fascia Oraria: Prima serata (20/20.30 – 21/21.30)
Il silenzio è un’entità non misurabile, ma può diventare una forma di preghiera. Può esprimere il mistero, l’indicibile. E in musica, nello spartito come nell’esecuzione, ha la stessa importanza del suono. Esplorare il silenzio attraverso la poesia significa dargli voce: una contraddizione creativa, la scommessa di Edoardo Sant’Elia e Francesco Filia, Valerio Grutt, Melania Panico, Rossella Tempesta, Giuseppe Vetromile, Vanina Zaccaria. Il silenzio di oggi, attraverso sette poeti e quattordici inediti, e il silenzio più antico, altrettanti esempi scelti per l’occasione e tratti da altri autori, altre epoche. Perché il silenzio è un’eterna tentazione, alla quale resistere o sprofondare. Anche a parole.
Letture tratte da “Isola” accompagneranno l’autrice durante il percorso.
Durata: 1h Fascia Oraria: 20.00-21.00
La scrittrice danese Siri Ranva Hjelm Jacobsen, autrice del best-seller “Isola”, pubblicato in Italia da Iperborea lo scorso febbraio, incontra il pubblico dello Strit per scoprire le Isole Far Øer, l’arcipelago dove la storia è ambientata e dal quale l’autrice stessa è originaria, e la loro cultura. Una terra, quella faroese, dominata da una natura per larghi tratti ancora incontaminata, modellata da fiordi mozzafiato, scogliere a picco sul mare e vaste radure verdi. Una delle ultime terre al mondo dove è ancora possibile vivere il silenzio, ascoltarlo tra le onde del mare, le case della minuscola capitale Torshavn, i venti che battono senza sosta queste piccole e aspre isole tra Scozia e Islanda, fredde e inospitali, eppure abitate da un popolo dal cuore caldissimo.
Durata: 1h – Fascia oraria: 20.00-21.00
Lo scrittore Stefano Cortese, autore di “Virgilio, o la terra del tramonto” e “Il Basilisco, o della speranza”, accompagna, proprio come l’autore dell’Eneide avrebbe fatto con Dante, il pubblico dello Strit tra le pagine “nere” di Lovecraft e Hodgson, due insuperati maestri del gotico, padri dell’orrore cosmico. Un genere, quello horror, che ha da sempre messo al centro il silenzio, il suo valore più cupo e allo stesso tempo salvifico, le sue numerose ambivalenze, analizzato qui attraverso le opere di due autori e due uomini che in vita non avrebbero potuto essere più diversi. Letture tratte dalle opere degli autori accompagneranno Cortese durante il percorso tematico.
Durata: 45 min/1h
Fascia oraria: 19.00 – 20.00
Due poeti emergenti campani, Antonio Di Lorenzo e Francesco Ricciardi, presentano le proprie raccolte d’esordio “Tutte le anime perse” e “Lupi dal volto angelico”. Amici sin dai tempi del liceo, cresciuti nello stesso ambiente e formatisi con le stesse letture, ma giunti a due risultati diametralmente opposti: la poesia della quotidianità e delle piccole cose il primo, la metafisica e il simbolismo baudelairiano il secondo. Due lavori così diversi che, però, non mancano di incontrarsi. In che modo? Con i silenzi, i primi, veri momenti di ispirazione e scrittura, e con la chitarra di Fabio Ianniello.
Durata: 2h 30 min (ogni laboratorio verrà ripetuto più volte nel corso della fascia oraria)
Fascia oraria: 19.00 – 21.30
Nello spazio del cortile di S. Chiara il Napoli Strit Festival offre anche una serie di postazioni/banchetti con laboratori di linguistica e scrittura creativa da svolgersi in contemporanea agli eventi principali finora descritti.
1) Save the word – Chiara Mattucci
Che prezzo hanno le parole? E i silenzi? Quante parole vere e veri silenzi siamo in grado di pronunciare, di abitare? Ma soprattutto: se avessimo a disposizione solo pochissime parole… quali salveremmo? Ci sono quelle a cui siamo affezionati perché ci piace il loro suono, o ci è familiare, altre che ci ricordano un’esperienza o una persona importante, altre ancora sono inventate, storpiate, riscritte, in modo che diventino ancora più nostre. Raccontando una storia ispirata a “La grande fabbrica della parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo”, Chiara Mattucci chiederà ad ogni partecipante di regalarle una sua parola del cuore e di donarla agli altri
narrandole e scrivendole su dei cartoncini colorati. Raccolti in una grande scatola, verranno scambiate e tutti “adotteranno” la parola ricevuta. Tutti saranno protagonisti di una stessa storia, che parla a ognuno di noi in modi unici e diversi con le nostre parole preziose, a cui restituire un senso, un suono, un vero spirito.
2) Scrittura Creativa – Gianluca Calvino
L’editor e scrittore Gianluca Calvino, direttore responsabile di “Librincircolo”, porta allo Strit Festival i laboratori di scrittura creativa che tiene regolarmente sul territorio di Napoli e Caserta. Partendo da un genere letterario, ne esamina in breve le principali caratteristiche e i migliori autori, stuzzicando la fantasia dei partecipanti con esercizi di scrittura legati proprio alle grandi penne del passato.
3) Il Calfagolistolo – Maria Pia Dell’Omo
Durata: 35/40 min
Se le parole non bastano più ad esprimerci, inventiamone di nuove. E’ questo il principio del laboratorio “Il Calfagolistolo” ideato da Maria Pia Dell’Omo e portato in scena durante vari eventi letterari sul territorio casertano. Ogni partecipante propone una parola nuova, inventata al momento o già parte del proprio vocabolario segreto, e ci si accorda, a votazione, sul significato da assegnarle. Quindi ci si immagina una storia con protagoniste le parole appena coniate. Un esercizio divertente e fantasioso, che ha contribuito, in certe occasioni, a diffondere le “nuove parole” ben oltre la piccola cerchia di persone che le ha partorite. Una per tutte? Il Calfagolistolo!
4) La lingua italiana: i segreti delle nostre parole – Antonio Di Lorenzo e Maria Pia Dell’Omo
Durata: 35/40 min
Quali sono le caratteristiche principali della nostra lingua? E che direzione sta prendendo? Si sta davvero impoverendo, come spesso si sente dire? E, soprattutto: siamo davvero convinti di parlare “bene”? Maria Pia Dell’Omo e Antonio Di Lorenzo guidano i partecipanti ad una maggiore consapevolezza linguistica attraverso un breve percorso alla scoperta delle peculiarità della lingua italiana, delle sue tendenze evolutive e degli errori più comuni nella pronuncia delle parole. Se una lingua viva non smette mai di evolversi, infatti, è bene conoscere le regole del gioco: che si inventino parole e nuovi modi di parlare… ma lo si faccia con criterio!
Lettura teatrale, narrazione orale con accompagnamento musicale – a cura di Giuseppe Errico, direttore di “Un paese incantato”, con la partecipazione di Alessandro Mascia (Cada die teatro), Luisa Marinho Antunes Paolinelli (Madeira, Portogallo). Un percorso narrativo, con pochi oggetti, su fiabe inclusive, storie vere e non vere, leggende meticce del mare e del Vesuvio, per la gioia dei grandi e dei piccoli. Fiabesche dopo aver viaggiato tra Cagliari e Madeira approdano a Napoli. Parole unite dal sottile del ricordo, della bellezza, dell’arte. Fiabe del Mediterraneo, echi antichi sogni ancestrali. Chi è senza peccato lanci la prima fiaba. Buon incanto. Durata: 1,30
PROGRAMMA MUSICA
Piazza del Gesù – Durata 30′ – Musica live, danza e Live Digital Painting
Dall’unione delle musiche e le danze dei WUM (Massimo D’Avanzo e Carmen Famiglietti) con le opere grafiche e le animazioni elaborate in tempo reale da Peppe Barile nasce questa performance realizzata appositamente per il Napoli Strit Festival. E’ un percorso dal caos interiore ed esteriore verso la ricostruzione di un ordine e di una “ecologia” del vivere e del sentire: la costruzione del silenzio non come ritorno a uno stato primitivo perduto ma come conquista umana del presente attraverso l’aumento della coscienza di ciò che siamo e di cui abbiamo bisogno. Massimo D’Avanzo: musicista, fonico e collezionista di strumenti, unisce l’amore per strumenti antichi a quello per la musica elettronica. Carmen Famiglietti: Performer, insegnante e coreografa la sua danza è continua ricerca libera da schemi prestabiliti e limiti. Peppe Barile: Attore e pittore. Spettacoli di teatro narrato spesso legato a siti archeologici con Live Digital Painting.
Piazza del Gesù – Durata 30′ – Concerto per pianoforte preparato
“Fiabe, un racconto musicale ispirato alle antiche fiabe dell’alto casertano” La Performance musicale consiste in un racconto musicale generato da suoni effetti sonorità particolari ed uniche, il tutto arricchite da effetti d’ambiente e le armonie contemporanee di Venovan. Ogni brano è presentato con una piccola spiegazione da parte dell’artista, raccontando aneddoti ispirazioni. L’esibizione inizia col spiegare che cos’è il pianoforte preparato partendo dall’inizio del ‘900 fino ad arrivare ai giorni nostri, facendo un confronto con la musica classica del ‘700.
Piazza del Gesù – Durata: 30′ – audio-visual live set
Il trio alterna e mescola momenti di improvvisazione radicale a movimenti compositivi prefissati e più strutturati. La performance Silent Music è un omaggio a John Cage, il compositore americano che più di tutti ha esplorato il Silenzio. La performance del trio napoletano è l’interazione tra audio e video, in un continuo succedersi di sincronismi geometrici e particellari, auto-generati in tempo reale, da complessi algoritmi programmati in Processing. Sonic OverLoad (D. Casillo – C. Sommaiuolo – P. Lama) è un trio audio-visual nato nella classe di musica elettronica del Conservatorio di Napoli.
Piazza san Domenico maggiore
Il collettivo Hz Connection 432 nasce nella primavera del 2014, dall’idea di Salvatore Cecere, alias (Totore Jack) musicista, insegnante, sound designer
HzC vanta un intenso lavoro in campo olistico e wellness. Insieme all’istruttrice Federica Frascogna viene sviluppato il metodo “Movement Vibration”, che consiste in un connubio tra Pilates matwork e frequenze psicoacustiche terapeutiche. Il suono evocativo dell’hang drum, live durante la lezione, abbinato all’esecuzione delle diverse tipologie di esercizi, porterà i partecipanti ad un maggiore contatto con il proprio corpo, una sensibilità allenante. Ogni fase della lezione ha la sua specifica frequenza acustica curativa, per un’esperienza particolare che oltre alle capacità tipiche del metodo Pilates (controllo, flessibilità, forza, equilibrio, riassetto posturale), sviluppa maggiore consapevolezza di sé e benessere psicofisico, aumentando l’autostima. Ne consegue una piena armonia tra movimento e musica, nell’unione profonda tra corpo e anima.
Piazza san Domenico maggiore – Durata: set di 20′ tre volte ogni giorno
Lumenn è un progetto personale nato dall’idea di Tiziana Rogo, che nella lingua elfica inventata dal famoso scrittore britannico J.R.R. Tolkien significa “Brillare”. Nata e cresciuta a Roma, dopo il diploma in fotografia, decide di intraprendere gli studi di canto lirico al conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Spinta dall’esigenza di esplorare la musica a 360°, conseguisce poi un Higher National Diploma in Music Performance & Contemporary Popular Music. Le sue esperienze l’hanno portata a spaziare dai generi musicali più disparati, come la musica classica, heavy metal, jazz, celtica e sperimentale. Attraverso il viaggio di un Silent Concert vorrei provare ad accompagnare gli ascoltatori in uno spazio nuovo, inusuale, ovvero, uno spazio dove il silenzio attraverso la musica diventa condivisione, in una cornice perfetta come Napoli che invece vive di suoni e rumori di qualsiasi genere. Anche il silenzio, comunemente vissuto come un disagio in ambiti di socialità, può essere motivo di unione.”
CONTEST
La musica e il silenzio: sembra una contraddizione di termini. La musica è suono e se c’è suono non c’è silenzio. Ma la musica è in perpetua relazione col silenzio, potremmo dire che nasce dal silenzio, il silenzio è il suo contenitore, senza il quale sarebbe solo rumore fra i rumori, e al silenzio torna. Parte del programma del Napoli Strit Festival sarà composto dalle performance di alcuni musicisti che esploreranno proprio la relazione fra musica e silenzio. Abbiamo lasciato alcune slot della programmazione musicale del festival libere: siamo curiosi di vedere se ci sono musicisti con delle proposte attinenti al tema del silenzio. Quelle che ci sembreranno più attinenti potranno esibirsi su uno dei due palchi l’8 e il 9 giugno durante il Napoli Strit Festival.
MUSICA – SPECIAL EVENT
Louis Siciliano, noto anche con lo pseudonimo di Aluei (Napoli, 19 marzo 1975), è un compositore e polistrumentista italiano, autore di colonne sonore e di canzoni. A 16 anni debutta come direttore d’orchestra. La musica di Louis Siciliano ALUEI recupera moduli e strumenti musicali dei vari linguaggi musicali colti e popolari dell’Occidente e dell’Oriente che integra nell’orchestra sinfonica e in una personale visione dell’elettronica e della Computer music. Le sue composizioni sono state eseguite da orchestre sinfoniche e da istituzioni musicali in tutto il mondo. Louis Siciliano ha prodotto, composto, orchestrato, eseguito e mixato colonne sonore per numerosi registi del Nuovo Cinema Italiano quali Alessandro D’Alatri, Enrico Oldoini, Maurizio Zaccaro, Aureliano Amadei, Sergio Assisi e Gabriele Salvatores. Il 12 maggio 2013, Louis Siciliano metaforicamente muore, lasciando il suo testamento nel romanzo “La Lungara: Un fiume di piombo” per le edizioni Graus. Inizia poi, una nuova parabola artistica con il nome ALUEI. All’attività di compositore affianca quella di terapeuta del suono, che lo porta a tenere seminari e workshops su “Il suono come terapia”. Per la sua attività di compositore di colonne sonore, è stato candidato al David di Donatello nel 2006 e vincitore di numerosi premi tra cui il Nastro d’Argento nel 2005 e il”Cinecittà Award” come Compositore dell’anno alla 67ª Mostra del Cinema di Venezia 2010.
LE DUE PERFORMANCES PER IL NAPOLI STRIT FESTIVAL
“Circle of Peace and Light” e “SHHH!” sono opere musicali interattive dove i reali protagonisti e creatori di questa ESPERIENZA sono tutte le persone che ne faranno parte: musicisti, danzatori, praticanti di Yoga, mimi, attori e gente comune che vogliono unirsi e aprirsi a questo incredibile viaggio. Il mio operato consiste solo nel delineare la metastruttura. Un po’ come tracciare le linee guida delle leggi che regolano un ecosistema.”
Piazza del Gesù Nuovo – (Venerdì 8 Giugno)
In questa prima performance vi sono tre aspetti fondamentali che interagiscono:
Il Mantra generato sulla nota RE. E interessante vedere come la frequenza del nostro pianeta si è innalzata e oggi si usa sempre di più il RE.
- Evoluzione del Matra per Musica Organica (OM). “La mente partorisce spazzatura. Dobbiamo fare seguendo la via del Cuore”.
- Body contact: un modo di sentire e di esprimere il nostro corpo libero dalle sovrastrutture mentali.
“L’Amore universale, l’affetto, il bene, il sorriso dilagherà e si espanderà come un sole senza fine che scalderà il centro di Napoli.”
(Sabato 9 Giugno)
“Mezzogiorno in punto! Tutta Napoli si ferma per dire SHHHH!!!! Zitt!!!!
Il suono dello SHHH richiama anche il vento. Spesso nel vento cerchiamo chi non c’è più in questa dimensione ed è volato sulle ali del vento verso il mondo che non si vede. Via Benedetto Croce sarà sonorizzata da piccoli speakers che emetteranno un canto armonico. Cantanti, strumentisti e musicisti di ogni genere potranno contribuire a dar vita a questo evocativo invito a zittire, ad aprirci alla più grande rivelazione per l’anima: il Silenzio. Un Silenzio pro-attivo, dinamico, ristoratore. Un silenzio contemplativo e performante che impatta la nostra aura e il campo vibrazionale nel quale siamo TUTTI immersi. In strada, mentre gli speakers diffondono nell’etere queste frequenze magiche (da Imago), performers, danzatori, mimi, trainers , volontari, invitano la gente che passa a chiedere insieme a loro il Silenzio.
OPERE VISIVE E ALLESTIMENTI
Il percorso del Festival sarà punteggiato da un susseguirsi di segni che richiamano il tema del silenzio e della necessità di rigenerare la parola. Tre, in particolare, gli interventi previsti, uno curato direttamente dal Festival e altri due affidati rispettivamente all’Accademia di Belle Arti di Napoli e alla Scuola Napoletana di Madonnari.
Da mesi il Festival sta raccogliendo brevi video di persone note e meno note che rappresentano il silenzio. Questi volti silenziosi rappresentano la scenografia “vivente” di tutto l’evento. Il percorso del Festival sarà infatti avvolto da schermi, led-wall o proiezioni sulle facciate dei palazzi. In particolare in Piazza del Gesù ci sarà una grande installazione composta da schermi al led e una proiezione su facciata. Altri due proiettori con i volti silenziosi saranno posti nelle due location di Santa Chiara, mentre l’ultima proiezione sarà allestita in piazza San Domenico
Gli interventi degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli riguardano l’universo relazionale delle parole, lo spazio dei silenzi e delle immagini, del linguaggio e del racconto. La parola e lo spazio come luogo di relazione innescano felici intuizioni che il modo di dire e fare dell’arte trasforma in dispositivi estetici che producono bellezza e condivisione. Gli studenti coinvolti per questo progetto di partecipazione al Festival sono 19. Il progetto è coordinato e curato dal Prof. Rino Squillante. Gli interventi previsti sono 5.
1- CHANGE WORDS
“Change Words” è una grande installazione interattiva collocata nello spazio antistante l’obelisco di Piazza del Gesù realizzata con scatole di cartone dipinte su più facce dai giovani artisti, studenti dell’Accademia. L’installazione assumerà forme e significati diversi per la varietà delle lettere e dei dipinti sulle singole facce delle scatole e potrà essere usata come un grande gioco di costruzioni. Artisti: Tonia Catalano, Cristina Coppola, Raimondo Coppola, Chiara De Stefano, Armando Macchiarulo, Martina Paolo, Sara Pinto, Vito Polito, Martina Scala, Teresa Vita.
2- GIRO DI GIOSTRA
“Giro di giostra” è un laboratorio delle parole scritte a cui potranno prender parte tutti coloro che vorranno in una forma di partecipazione che concorre alla realizzazione di un unico racconto/opera che è fruibile nel suo farsi nello spazio del cortile antistante la Chiesa di S.Chiara. L’azione, facendo riferimento alla modalità dadaista del “cadavre exquis”, produrrà un incontro inconsapevole tra parole che si aiutano formando il dispositivo del racconto visivo e testuale che sarà visibile in una proiezione in diretta. Lo spazio del laboratorio rimanderà alla fase che precede il sonno, in cui si sommano le esperienze del vissuto quotidiano, anche grazie alla possibilità di adagiarsi sul pavimento coperto da stuoie e cuscini. Il laboratorio “Giro di giostra” è curato dagli studenti del dipartimento di Didattica dell’Arte. Studenti: Marzia Azzurra Albanese, Rosalba Avventura, Ilaria Bozza, Armando Di Caprio, Elena Iacono, Alberto Michalette, Luana Sarnataro.
3- I SEE
“I see” è una installazione visiva mobile che verrà proiettata sui muri, sul pavimento e sulle persone a Piazza del Gesù. “I see” racconta le parole attraverso le immagini che esse ispirano grazie all’utilizzo del linguaggio video e fotografico in una condizione spaziale diffusa in cui le immagini sembrano occupare lo spazio diventando scultura. Artisti: Miriam Altomonte , Pamela Orrico.
4- PAGINE AL VENTO
“Parole al vento” è una grande installazione aerea che si realizza su tutto il tratto di via Benedetto Croce, che parte da piazza del Gesù e arriva a Piazza San Domenico maggiore, grazie all’utilizzo di un dispositivo semplice e identificabile, la bandiera. Saranno installate longitudinalmente alla strada, come i panni stesi, 120 bandiere, simboli di persone e di parole dedicate a chi della scrittura ha fatto motivo della propria esistenza e della propria identità. Ogni bandiera sarà dedicata ad uno scrittore di ogni tempo e epoca che grazie alle parole è stato lodato, perseguitato, giustiziato, osannato. Ogni artista adotterà uno scrittore facendone una icona e dunque una bandiera. Artisti: Tonia Catalano, Cristina Coppola, Raimondo Coppola, Chiara De Stefano, Armando Macchiarulo, Martina Paolo, Sara Pinto, Vito Polito, Martina Scala, Teresa Vita.
5- COME NON DETTO
“Come non detto” sono le parole ingabbiate, quelle che non hanno spazio e sono rinchiuse nei libri che non vengono mai aperti. L’installazione sarà realizzata all’interno della grata in ferro che circonda l’obelisco di Piazza San Domenico Maggiore e sarà realizzata con materiali poveri che prendono forma di lettere o parole che cercano di uscire dal recinto come per liberarsi, manifestarsi, rivelarsi Artisti: Tonia Catalano, Cristina Coppola, Raimondo Coppola, Chiara De Stefano, Armando Macchiarulo, Martina Paolo, Sara Pinto, Vito Polito, Martina Scala, Teresa Vita.
Il percorso del Festival sarà avrà anche delle installazioni orizzontali, che orienteranno il pubblico tra le animazioni e gli spettacoli ma rappresenteranno anche delle opere (performance live) a se stanti. Gli artisti della Scuola Napoletana Madonnari lavoreranno durante i giorni del Festival con opere sul piano stradale ispirate al senso delle parole, in particolare utilizzando le tecniche, particolarmente affascianti e suggestive del 3D. Le opere saranno poi rimosse alla fine dell’evento.
TALK SHOW
Piazza del Gesù
Dopo aver compiuto un percorso laboratoriale sul senso ed il significato delle parole, 20 studenti del Liceo A. Genovesi intervistano intellettuali, filosofi ed artisti sul tema del silenzio e del significato delle parole.
CINEMA
Spazio antistante Chiesa di Santa Chiara – durata 53”
Micro rassegna di film di cinema muto di George Méliés, il padre del cinema insieme ai fratelli Lumiére
MEDITAZIONE
All’alba del 9 giugno, i maestri di Yoga e meditazione guideranno un bellissimo rituale di saluto all’astro nascente. La connessione tra silenzio e meditazione è profonda e ricercata in tutte le azioni del Festival e trova in questo evento un momento di esaltazione. Silenziosa.