Ultimo sabato di eventi per il Campania Teatro Festival, prima della ripresa di settembre. Il 10 luglio  le attività al Real Bosco di Capodimonte iniziano al mattino: alle ore 10.00 si parte con la Visita guidata al bosco in bici, che dal Belvedere condurrà alla scoperta di tutte le meraviglie del giardino borbonico.

Alle 11.00 penultimo appuntamento con il teatro per i più piccoli al Teatrino del Belvedere-Pagliarone, dove va in scena Storia di un albero e di un bambino di Giovanna Facciolouno spettacolo sull’amicizia liberamente ispirato ad un racconto illustrato di Shel Silverstein. Sempre alle ore 11.00 nel Salone degli Arazzi, i visitatori del Museo di Capodimonte potranno assistere a una lezione-concerto, a cura del M° Rosario Ruggiero, per scoprire La musica al tempo dei Borbone.  Dal Teatrino del Belvedere Pagliarone alle ore 16.00, 17.00, 18.00 e 19.00 la folle band partenopea Bagarija Orkestar, che si ispira alle fanfare di Serbia, Macedonia, Romania e Turchia, accompagnerà il pubblico in uno spettacolo itinerante che sposa più generi musicali fino alla musica partenopea.

Alle 21.00 al Giardino Paesaggistico di Porta Miano va in scena Le storie del mondo di e con Roberto Nobile e prodotto da Fondazione Campania dei Festival – Campani Teatro Festival. Lo spettacolo, tratto da Le Metamorfosi di Ovidio, si rifà ad un tempo in cui le storie si incarnavano e risuonavano nella voce dell’aedo, spesso vecchio e “cieco” poiché il suo “sguardo” era rivolto all’interno, in quel prodigioso incontro tra la saggezza accumulata e il tesoro del mito.

Sempre alle 21.00 al Cortile della Reggia debutta lo spettacolo Muratori di Edoardo Erba con Massimo De Matteo, Francesco Procopio, Angela De Matteo, diretto da Peppe Miale. In una notte sospesa e infinita due muratori si insinuano illegalmente in una sala teatrale al confine con un supermercato per realizzare un muro abusivo. Ma i due verranno spiazzati e ammaliati dalla magia di quel luogo che sta per essere violato, inducendo perplessità e domande nei due anti-eroi lasciando sul terreno di quella contesa i rottami delle rispettive esistenze.

A Manifattura della Porcellana, alle 21.00 debutta lo spettacolo L’Ombra di Totò di Emilia Costantini, adattato e diretto da Stefano Reali, che vedrà sul palco Yari Gugliucci e Clotilde Sabatino. Lo spettacolo è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata del Principe della risata. La vita di Totò viene raccontata in maniera inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra: Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) controfigura, affezionata e devota, che diviene improvvisamente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono fatti e personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

Alle 21.00 sul palco alle Praterie della Capraia viene presentato in anteprima Amen – in forma di concerto per voci ed elettronica, spettacolo di Massimo Recalcati, a cura di Valter Malosti. L’autore racconterà la genesi di questo lavoro scritto durante la pandemia, accompagnato da una selezione di brani, che in forma di concerto saranno restituiti dalle voci di Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli; i suoni sono di Gup Alcaro accompagnato dalla chitarra di Paolo Spaccamonti. Per questa anteprima, il progetto sul suono e le voci diventano protagoniste assolute, in una creazione autonoma pensata come una sorta di installazione sonora. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano e da TPE – Teatro Piemonte Europa ed ERT Emilia Romagna Teatri Fondazione.

Alle 21.00 al Belvedere di San Leucio debutta L’uomo che oscurò il re sole – Vita di Molière, testo e regia di Francesco Niccolini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta. Un racconto teatrale per voce e musica in cui si narrano vita, disavventure e morte di Molière. Il grande uomo di teatro aveva trovato nella farsa e nella commedia il terreno perfetto per fare precisi affreschi del suo tempo, della società parigina e di corte – affreschi infarciti di critiche feroci a molte delle più potenti lobby del tempo.

Nel programma del Campania Teatro Festival quest’anno rientra anche la prima edizione di Portami là fuori. Festival di arte, cinema, musica e teatro nell’istituto penale per minorenni e nella città di Airola. La manifestazione è parte integrante del progetto Presidio culturale permanente all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Airola, a cura dell’Associazione CCO Crisi Come Opportunità, con il supporto di Fondazione Alta Mane Italia e PosteItaliane. Questa prima edizione è organizzata con la collaborazione artistica di Carolina Levi e Maurizio Braucci.
Mostre, workshop e spettacoli teatrali animeranno il Teatro settecentesco dell’IPM di Airola e il Chiostro comunale della città, accompagnati dal rapper Luca Caiazzo, in arte Lucariello, responsabile del progetto nell’IPM di Airola. L’obiettivo è quello di valorizzare il lavoro di sensibilizzazione su alcune tematiche svolto con i minori detenuti, e attraverso l’arte creare una connessione con il “fuori” dal carcere, le scuole e la cittadinanza locale. Nel Chiostro del Comune di Airola, dalle 10 alle 12 ci sarà il laboratorio teatrale per adolescenti e bambini a cura dell’Associazione Airolandia; dalle 15.30 alle 18, nel teatro dell’IPM, la proiezione del film Fiore di Claudio Giovannesi, seguito dal dibattito con il regista, coordinato da Maurizio Braucci; ritornando nel Chiostro del Comune, dalle 18.30 alle 20.00, sarà la volta dell’incontro La vita non è un gioco: teatro e gamification, nuovi esercizi di cura, a cura dell’associazione Mediterraneo Comune; e infine, nello stesso luogo, dalle 21.00 alle 22.30, la maratona di cortometraggi scelti dai ragazzi detenuti dell’IPM di Airola seguita dal dibattito, coordinato da Maurizio Braucci