Il programma di oggi, martedì 7 luglio, del NTFI 2020 andrà in scena tra Palazzo Fondi, Palazzo Reale e il Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Alle ore 19 va in scena la prima assoluta di Fémmene comme a me di Pau Miró, tradotto e adattato da Enrico Ianniello, per la regia di Roberto Solofria, in scena con Michele Brasilio, Marina Cioppa, Ilaria Delli Paoli. Lo spettacolo è il secondo appuntamento di Rua Catalana – progetto di nuovo teatro catalano. Il testo, scritto da uno dei più grandi autori della drammaturgia catalana contemporanea, presenta in chiave di commedia le storie di quattro donne, prossime ai cinquant’anni, che trovano nell’amicizia la forza per far fronte alla pressione che il mondo esercita su di loro.

Alle ore 21 in prima assoluta, al Cortile della Reggia del Real Bosco di Capodimonte (ingresso da Porta Piccola), alle ore 21.00, Settimo senso, da un racconto di Ruggero Cappuccio, per la regia di Nadia Baldi e la consulenza musicale di Ivo Parlati, con Euridice Axen. Lo spettacolo porta in scena un immaginario dialogo tra una donna e un uomo. Lo stupore deflagra quando l’uomo si accorge che la presenza femminile è in tutto e per tutto uguale a Moana Pozzi. Lei coglie la sorpresa e lo irretisce in un dialogo misterioso enunciando la sua idea di pornografia, lanciando provocatorie affermazioni contro il potere, la politica, l’arrivismo. La donna spiazza lo scrittore dicendogli che lui sta sicuramente progettando un articolo-rivelazione sulla falsa morte di Moana Pozzi. Gli propone poi un gioco: in una notte dovrà decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop.

Contemporaneamente, alle 21 alla Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte (ingresso da Porta Miano), è previsto Troia City, la verità sul caso Aléxandros, per la regia di Lino Musella, scritto da Antonio Piccolo, anche in scena con Marco Vidino (cordofoni e percussioni). Sulle tracce di una tragedia perduta, un investigatore compie un’indagine per metterne insieme i pezzi, ricostruindo la vicenda e i personaggi. Il testo di partenza è Aléxandros di Euripide, sorta di “prequel” della guerra di Troia. E chi sarà mai questo Alessandro? Un semplice pastore, forse, eppure molto di più: il protagonista di un mito profondo e affascinante, esplorato ripetutamente dagli autori antichi, ma quasi del tutto ignorato oggi.

Ancora per la sezione Italiana il NTFI presenta, al Cortile d’Onore di Palazzo Reale ore 21.00 e ore 23.00, Taddrarite – Pipistrelli, testo e regia di Luana Rondinelli, con Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza, Antonia Truppo e le musiche di Ottoni Animati e Roberta Prestigiacomo. Tre sorelle vegliano, come nelle vecchie tradizioni siciliane, il marito morto della sorella minore. Il velo del silenzio viene squarciato da un vortice di confessioni e dall’esplosione di emozioni, in un chiacchiericcio di musicalità e pungente ironia. Si ride e si sorride, e si ha il coraggio di affrontare con sarcasmo le violenze che non avevano mai osato confessare.

Al via oggi nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale 7 Gradi, una settimana di concerti a cura di Massimiliano Sacchi, che proseguirà fino al 13 luglio. A partire dalle ore 19.30, il progetto miscela musiche, ritmi, danze. Linguaggi eclettici si intersecano già nel primo appuntamento dal titolo #amoreamaro, con la cantante Maria Mazzotta. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza all’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale” di Napoli.

Sempre dal 7 al 13 luglio, ancora il Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale accoglierà, a partire dalle ore 22.00, anche la rassegna Lo Schermo per la Scena – corpo e voce dell’attore napoletano (Una tradizione itinerante di recitazione per teatro e cinema tra gli anni ’40 e ’60), a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie. La programmazione si propone di indagare la figura del grande interprete di tradizione napoletana nel cinema tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta. Focus della prima serata il film di Assunta Spina di Mario Mattoli (1948, 76’) con Eduardo De Filippo, Ugo D’Alessio, Titina De Filippo, Beniamino Maggio e Aldo Giuffrè.