Martedì 6 luglio prosegue l’ultima settimana di eventi del Campania Teatro Festival. Si parte alle ore 18.00 al Belvedere del Museo e Real Bosco di Capodimonte con la Visita guidata al Bosco in bici, per raggiungere tutti i luoghi più nascosti di uno dei parchi più belli d’Europa. Sempre alle ore 18.00 al Teatrino del Belvedere Pagliarone, Antonella Ippolito e Martina Baldi accolgono il pubblico sotto un grande albero per il consueto appuntamento con Come un albero la mia voce racconta, un laboratorio esperienziale tra immagini e parole per portare alla luce nuove parti di sé, arrivando a sperimentare nuove percezioni e vocalità primordiali.
Alle 21.00 sul palco alle Praterie della Capraia va in scena Pandora, dopo il debutto alla Biennale di Venezia 2020. Lo spettacolo è di Riccardo Pippa, interpretato da Claudia Caldarano, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza. La drammaturgia è di Giulia Tollis e le maschere e i costumi di Ilaria Ariemme. La produzione è del Teatro Franco Parenti, Teatro Stabile di Torino, Fondazione Campania dei Festival-Campania Teatro Festival, in collaborazione con Teatro dei Gordi. Ambientato nel bagno di un aeroporto, di un club o di una stazione di servizio, che è luogo di passaggio, di attesa e di incontro di un’umanità variegata e transitoria, questo spazio sospeso diviene metafora di un’interiorità dove ampliare lo spettro dell’azione quotidiana oltre i limiti e le censure. Filo conduttore del percorso del Teatro dei Gordi è la ricerca di un linguaggio specificamente teatrale, fatto di movimento, partiture di gesti concreti, oggetti, vestiti, maschere, musica, poesia, presenza e incontro.
Al Casino della Regina alle ore 21.00, è previsto Artemisia, Caterina, Ipazia… e le altre con Laura Curino, che ne cura anche la scrittura insieme a Patrizia Monaco e con la regia di Consuelo Barilari. Uno spettacolo biopic su Artemisia Gentileschi, dove si intrecciano diversi personaggi femminili: Artemisia Gentileschi, Caterina d’Alessandria, Giovanna d’Arco, Ipazia, Lucrezia, Susanna e i Vecchioni, Giuditta. In un racconto ironico, tagliente e a tratti comico, i personaggi e le opere d’arte di Artemisia Gentileschi e di altri artisti del ‘500 e ‘600 si muovono tra arte e teatro, per comporre una suggestiva scenografia di grandi video proiezioni a più̀ livelli.
Al Cortile della Reggia, sempre alle 21.00, debutta Una stanza tutta per sé di Gian Maria Cervo, che si lascia ispirare dall’omonimo saggio di Virginia Woolf. Sul palco Marianella Bargilli e Rosario Minardi sono diretti da Alessio Pizzech. Una stanza tutta per sé vuole essere un ritorno al valore dell’intelligenza che si riappropria del tempo e dello spazio, con un sorriso divertito e distante verso tante miserie umane. L’intento è quello di riportare il pubblico ad una leggerezza ricca di spunti per il tempo che attraversiamo pieno di contraddizioni non sempre leggibili.
Sempre alle 21.00 al Cisternone, dopo la prova aperta di lunedì 5 luglio, debutta Lingue di cane | Waiting for #Foodistribution, un progetto di Manovalanza, a cura di Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì, realizzato con la consulenza scientifica del professor Rosario Sommella. Il lavoro che coinvolge gli abitanti del Rione De Gasperi, è diretto da Adriana Follieri e riflettere sul fenomeno della gentrificazione e sulla fine della civiltà contadina, intesa soprattutto come la fine di relazioni comunitarie e condivise. In scena Angela Abate, Carmela Barone, Immacolata Bisaccia, Maria Caruso, Salvatore La Rocca, Davide Paciolla, Igor Shugaleev e le attrici e gli attori della Compagnia Internazionale di Manovalanza, Aliou Aboubakari, Caterina Modafferi, Shafiou Sanna.
Debutto anche per la sezione Osservatorio, alle 22.30 al Giardino Paesaggistico pastorale, con Dio non parla svedese di e con Diego Frisina, diretto da Ludovico Buldini. Attraverso un intenso flusso di coscienza, un uomo ripercorre alcuni episodi della sua esistenza, tentando di ricordare gli episodi che lo hanno condotto al momento più fatidico della sua vita.