DI/BY EURIPIDE
TRADUZIONE/TRANSLATION MONICA CENTANNI
REGIA/DIRECTED BY VALERY FOKIN, NIKOLAY ROSHCHIN
CON/WITH ANGELA PAGANO, LEANDRO AMATO, CLAUDIA BALSAMO, CINZIA CORDELLA, GIOVANNA DI RAUSO, ANTONIO MARFELLA, SERENA MARZIALE, FRANCESCA MUOIO, AUTILIA RANIERI, FEDERICA SANDRINI
E CON/AND WITH ALESSANDRO BALLETTA, ANGELA BERTAMINO, CARLO GELTRUDE, ELISA GUARRAGGI, VINCENZO ESPOSITO, GAETANO MIGLIACCIO, DARIO REA, FRANCESCO ROCCASECCA, UMBERTO SALVATO, FRANCESCO SCOLARO
SCENE E COSTUMI/SET AND COSTUME DESIGN NIKOLAY ROSHCHIN
MUSICHE/MUSIC IVAN VOLKOV
PRODUZIONE/PRODUCTION FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, TEATRO STABILE DI NAPOLI
IN COLLABORAZIONE CON/IN COLLABORATION WITH TEATRO ALEXANDRINSKY – SAN PIETROBURGO

date/dates 2, 3 luglio/july h 21.30
luogo/venue parco archeologico di pausilypon
durata/running time 1h 45min
lingua/language italiano/italian
paese/country russia/russia

AVVISO IMPORTANTE
Per accedere all’area del Parco bisogna percorrere la Grotta di Seiano, un tunnel non asfaltato lungo circa 700 metri (tempo di percorrenza circa 30 minuti). Si consiglia pertanto di indossare scarpe comode e di arrivare con anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo (ore 21.30).
Si comunica inoltre che il pubblico potrà parcheggiare la propria auto nel cortile di Città della Scienza, da dove partirà una navetta che lo accompagnerà fino all’ingresso della grotta.

Nell’ambito dell’accordo triennale stretto tra il Teatro Stabile di Napoli e il Teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo, il regista russo Valery Fokin insieme a Nikolay Roshchin allestisce a Napoli con un cast italiano, che vede protagonista Angela Pagano, Le troiane di Euripide. Rappresentata per la prima volta nel 415 a.C., l’opera venne messa in scena nell’ambito di una trilogia legata alla guerra di Troia. Dopo la caduta della città, le troiane vengono assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo, Ecuba ad Odisseo. È il dramma del dolore degli sconfitti e della sventura di fronte alla aggressività dei vincitori. La vittoria è però solo apparente, poiché ognuna delle protagoniste dell’opera trova il modo di reagire, a proprio modo, alla tremenda sventura che l’ha colpita. I vincitori, di contro, che sono poi alcuni dei più grandi eroi della mitologia greca, si comportano per lo più come crudeli aguzzini, capaci della più bruta barbarie senza la minima remora. Le donne troiane in definitiva hanno perso tutto, ma non la loro dignità umana, che invece gli spietati soldati greci sembrano non aver mai posseduto.
«Mettere in scena Le troiane di Euripide – dichiarano i registi Valery Fokin e Nikolay Roshchin – ci dà la possibilità di affrontare alcuni fra i temi più dolorosi dei nostri giorni: la guerra, la violenza, la relazione vittima-carnefice. Nel suggestivo anfiteatro del parco archeologico del Pausilypon – dove le vittime e gli aguzzini, le troiane e i greci condivideranno lo stesso spazio – si svolgerà un dibattito filosofico sui fenomeni più orribili dei nostri tempi capace di scoprire nel testo della metà del primo secolo dopo Cristo dei leitmotiv terribilmente attuali. Evitando “coturni” e storicismi, provando a immergere il pubblico in un’atmosfera moderna, ma surreale, nella quale aspetti della vita quotidiana di oggi convivono con divinità improvvisamente reali (Atena e Poseidone), proveremo a dar vita a una vera e propria tragedia contemporanea».