IDEAZIONE E REGIA ROBERT WILSON
PRODUZIONE ES BALUARD MUSEU D’ART CONTEMPORANI DE PALMA
CON IL SUPPORTO DI SUCCESSIÓ MIRÓ, GOVERN DE LES ILLES BALEARS, AJUNTAMENT DE PALMA AND ACCIÓN CULTURAL ESPAÑOLA (AC/E)
GALOPPATOIO DELLA REGGIA DI PORTICI
12 OTTOBRE ORE 21.00
13 OTTOBRE 2024 ORE 17.30
13 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
UBU è una performance ideata e diretta da Robert Wilson commissionata per la mostra Personae – Masks Against Barbarism, ispirata all’esplorazione di Joan Miró dell’opera di Alfred Jarry, curata e presentata da Imma Prieto al Museu d’Es Baluard Museu d’Art Contemporani de Palma a Maiorca.
Una nuova e originale performance dal vivo che trasporta l’energia e la creazione di Alfred Jarry vista attraverso gli occhi e l’arte di Joan Miró. Il personaggio centrale di Ubu, il leader che passa dal comico al ridicolo, dal ridicolo al grottesco, fino al tirannico, risuona con forza oggi come nel 1896 o nel 1978, ed è quindi il carburante perfetto per la genialità espressionistica dell’artista visivo e teatrale Robert Wilson.
NOTE DI REGIA
UBU è una performance. Non è una vera e propria opera teatrale, né un’installazione d’arte visiva. Evitiamo le definizioni e ci concentriamo sul sollevare domande. L’Ubu Roi di Alfred Jarry è una pièce teatrale realizzata a casa quando era un adolescente, prendendo in giro i suoi professori. Era così sovversiva per il suo tempo che divenne rapidamente un classico. È stata acclamata per aver raggiunto l’universalità attraverso gli archetipi. In un processo simile, con semplicità e sovversione, la facciamo a pezzi e usiamo l’essenza dell’opera come fonte di ispirazione. Ci permette di avvicinarci alla follia del potere da diverse angolazioni, attraverso la tirannia, l’arbitrio, la crudeltà, l’assurdità, vigliaccheria, morte. Il cast è considerato come un ensemble, dove la nozione di personaggio svanisce. È tutto un atto e una danza. Utilizzando il montaggio di testi e movimenti come un collage dinamico, con mezzi diversi come marionette, striscioni, animali, danze grottesche e voci registrate, costruiamo una costellazione di sequenze che permettono al pubblico di interpretare e costruire la propria prospettiva su questa ridicola rappresentazione del potere e della barbarie.
Charles Chemin