Inizia un nuovo week-end all’insegna dell’arte e della cultura! Venerdì 8 giugno, il Campania Teatro Festival continua tra Napoli e Caserta, con progetti speciali, letture teatralizzate e nuove drammaturgie.

La serata di eventi parte alle ore 19 in Sala Assoli, con 2084 L’anno in cui bruciammo Chrome, un progetto di Nadia Carlomagno e Marcello Cotugno, realizzato con le allieve e gli allievi del Master in Teatro, Pedagogia e Didattica dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Nel lavoro si immagina che l’Occidente post-capitalista sia stato colonizzato dalla cultura cinese. In una società in cui la tecnologia pervade tutto – dal metaverso all’utilizzo di droni e telecamere per controllare il livello di sicurezza -, la vita della collettività è regolata dai crediti sociali e il lavoro è diventato l’unica ragione di vita. In un appartamento di un quartiere povero di una cittadina immaginaria, una famiglia cerca, tra mille difficoltà, un riscatto sociale.

Alle ore 21 nuovo appuntamento con Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli, il progetto che Ruggero Cappuccio ha ideato per il Festival, trovando una location ad hoc nell’elegante Giardino dei Principi, dove Francesco Montanari leggerà Budello di Athos Zontini. La vicenda si svolge il 24 aprile del 1816, nella cappella di Palazzo Reale, a Napoli, quando si celebrava il matrimonio tra la Principessa Maria Carolina di Borbone e il Duca di Berry. Nel quadro che raffigura la cerimonia, oggi esposto al Museo di Capodimonte, tra gli invitati compare Niccolò Paganini, anche se il celebre violinista non è mai stato a Napoli quell’anno. Attraverso la voce del suo avvocato, vittima e confidente delle sregolatezze del musicista, Budello racconta indiscrezioni sulla sua burrascosa vita e sulla sua musica folle e innovativa.

Ancora alle ore 21 al Giardino paesaggistico di porta Miano, Chiara Francini porta in scena il suo one-woman show: Una ragazza come io. L’attrice ripercorre la sua vita, unica eppure cosi simile a quella di tanti altri: l’infanzia di paese, i nonni con cui è cresciuta, la famiglia matriarcale, l’adolescenza, il percorso di ragazza di provincia. Il desiderio odierno combattuto e vivissimo di diventare mamma e la fierezza dell’essere ora e sempre una diversa, una strana, una fuoriposto, un’inadeguata, una parvenue.

Alle 22.30 alle Praterie del Gigante, nuovo appuntamento con SportOpera, la rassegna che mette in connessione sport e teatro. In scena lo spettacolo Capolavori, con Mauro Berruto: l’ex allenatore della nazionale italiana di pallavolo ci conduce in un’indagine appassionata che ci farà scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo. Nel corso della serata, Diego Armando Maradona palleggerà con Michelangelo, Jury Chechi sfiderà Yves Klein, Muhammad Ali e Kostantinos Kavafis comporranno poesie, perché atleti, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra.

Dopo aver passato in rassegna tutti gli appuntamenti previsti a Napoli, ecco gli appuntamenti previsti in regione.

Dopo il debutto a Napoli, torna lo spettacolo La salvazione, in scena nella piccolissima frazione di Foresta di Tora e Piccilli alle ore 21. La nuova drammaturgia, firmata da Angelo Colosimo, racconta la storia di una famiglia dell’Italia rurale negli anni Cinquanta. In un piccolo paese della Calabria, un giovane è irrimediabilmente braccato dalle spire del sistema malavitoso e feudale. Il padre per salvarlo, prova a farlo partire da solo verso l’Argentina, per garantirgli un futuro. Ma dopo l’ennesimo evento pericoloso, tutta la famiglia è costretta a lasciare per sempre il paese.

Alle 21, il Festival accende le luci al Teatro Comunale di Caserta con Il sogno di Burney. Il testo di Stefano Valanzuolo, portato in scena da Riccardo Canessa e interpretato da Patrizio Rispo e Raffaella Ambrosino, ci farà rivivere il lungo viaggio che Charles Burney intraprese nel 1770, alla volta dell’Italia e di Napoli, attraverso le inquietudini teatrali di un capocomico chiamato a mettere in scena le atmosfere di quell’impresa. Con l’aiuto di un attore volenteroso, della cantante e di un gruppo di strumentisti, il capocomico si industria per ridare vita alle figure essenziali che scandirono il grand tour di Burney: Händel e Porpora, Jommelli e Mozart, Farinelli e Porporino.

Tra teatri e location all’aperto, sarà un venerdì di teatro diffuso sul territorio della Campania: oggi il Festival raggiungerà anche i luoghi più remoti!